Festa e sballo, due minorenni in coma etilico
VENEZIA. Due ragazzine in coma etilico e un’altra arrivata a casa che non si reggeva in piedi. È successo nello scorso fine settimana al Lido. Tutte e tre, di età compresa tra i 14 e i 15 anni, abitano in centro storico. Un genitore accusa un negozio in zona Santo Stefano che vende alcolici ai ragazzini che poi si portano in spiaggia. Le due ragazzine in coma etilico sono state soccorse sabato mentre erano nella zona del Blue Moon. Con loro un’amica. Dopo essere state portate in ospedale, una è stata trattenuta due giorni. Infatti c’è voluto parecchio per disintossicarla. Una terza ragazzina è riuscita a tornare a casa in condizioni vergognose. Si reggeva in piedi a malapena.
I genitori di quest’ultima hanno iniziato a farle domande su dove aveva bevuto tutto quell’alcol che aveva in corpo. Loro erano convinti che le ragazzine l’avessero trovato al Lido. In realtà la figlia, alla fine, ha raccontato una storia diversa. Infatti ha spiegato di avere comprato delle bottiglie di super alcolici e aperitivi vari in un negozio di cinesi in zona Santo Stefano.
Hanno acquistato degli aperitivi dai nomi improponibili e chissà cosa c’era dentro. Da quanto hanno ricostruito i genitori sta diventando una moda quella dei minorenni di acquistare bevande alcoliche da cinesi e poi di andarle a consumare al Lido. Cose già viste in passato solo che i ragazzini ora stanno esagerando in maniera evidente.
L’Usl 3, in un suo rapporto sul consumo dell’alcol nella zona di sua competenza aveva messo in luce come la dipendenza da questa sostanza riguarda sempre più i giovani. Il rapporto riguarda il periodo 2016/17. «Come negli anni precedenti», commentano i curatori del Rapporto, «risalta la scarsa presenza tra gli alcolisti in cura di soggetti di età inferiore ai 30 anni, che sono solo il 5% del totale, nonostante l’evidenza dell’abuso di alcol tra i giovani: siamo condotti a concludere che nelle fasce più giovani l’abuso di alcol sia considerato uno sballo momentaneo, che diventa quasi un rito volontario della serata o del fine settimana, e che secondo i giovani non crea problemi e non crea dipendenza». Inoltre secondo i ricercatori dell’Usl 3 i giovani abusano di alcol e superalcolici, ma lo fanno tra di loro, di nascosto e non si rivolgono ai servizi per chiedere aiuto.
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