Festa del sacrificio al parco di San Giuliano

Tutte le comunità musulmane si ritroveranno questa mattina per la preghiera collettiva

Musulmani uniti al parco di San Giuliano per celebrare la Eid Al Adha. Oggi ricorre la seconda festa più importante per il mondo musulmano dopo la Eid Al Fitr che segna la fine del Ramadan, vale a dire la Festa del Sacrificio, legata all’Hajj, il pellegrinaggio alla Mecca. L’Eid ricorda il sacrificio che fece il profeta Abramo, messo alla prova da Dio che gli chiese di sacrificare suo figlio.

I fedeli di Allah, visto anche il caldo e il bel tempo, sono tornati a chiedere all’ente Bosco e Grandi Parchi, la possibilità di pregare al Parco di San Giuliano, com’era accaduto qualche anno fa. Solo che questa volta non ci sarà solo la Comunità Islamica di Venezia e Provincia, che ha fatto le pratiche per la richiesta di autorizzazione che è stata accordata, ma pregheranno assieme anche le comunità bengalesi: quella di Marghera, la comunità di via Fogazzaro in cerca di uno spazio più ampio oltre a quello di proprietà non più adeguato al numero di fedeli, la comunità che ha una sala di preghiera nel piazzale della Madonna Pellegrina.

La seconda novità è che quest’anno a condurre la celebrazione saranno proprio le comunità bengalesi, con un loro imam e i traduttori. Una scelta che va verso un’unità di intenti tra i musulmani, che talvolta non riescono per varie motivazioni a trovare un punto d’incontro e che oggi saranno invece tutti assieme.

L’appuntamento è alle 7 del mattino, ora in cui scatta la preghiera collettiva. I fedeli arriveranno prima, per essere pronti. Nei ciclostilati che invitano tutti i musulmani al Parco, si danno anche alcuni consigli da seguire: fare le abluzioni a casa prima di uscire, portarsi il tappetino per la preghiera, parcheggiare ordinatamente una volta arrivati, mantenere pulizia e ordine al Parco.

La comunità di Venezia e provincia si occuperà della logistica e della “sorveglianza”. Saranno in tanti oggi, dunque, a scambiarsi gli auguri e l’Eid Mubarak all’aria aperta, come suggerirebbe il Corano. Unici due nei lo sciopero dei bus e l’inizio delle scuole. I musulmani avrebbero preferito che la festa cadesse di domenica come sembrava in un primo momento, ma a decidere è la luna, che ha decretato l’evento.

Marta Artico

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