Festa del patrono a Treviso Mogliano senza ambulatori

Disagi, code e proteste ieri per la chiusura del distretto sanitario senza preavviso Una utente: «Dovevo prenotare un pap test ma ho perso solo tempo e lavoro»
Di Matteo Marcon

MOGLIANO. Se non fossimo nel 2015, forse, non farebbe notizia, forse non avrebbe nemmeno causato le proteste registrate ieri da parte degli utenti. Ma nell'epoca dei supermercati aperti anche in occasione delle tradizionali feste comandate, degli orari “flessibili”, dei contratti di lavoro mascherati da partita iva e della crisi occupazionale giovanile, la chiusura di un servizio pubblico per il patrono di un'altra città, se non altro, fa un po' alzare il sopracciglio.

Ieri la sede del distretto Asl di via XXIV Maggio a Mogliano è rimasta chiusa al pubblico in occasione della ricorrenza di San Liberale. Il cartello che campeggiava appeso sul portone d'ingresso, ovviamente invalicabile, ha lasciato di stucco molti utenti: «Servizio chiuso» per la ricorrenza del «Santo Patrono di Treviso». Pare anche il giorno di vacanza non fosse stato preannunciato: «Dovevo prenotare un pap-test», spiega una cittadina moglianese, «mi sono recata alla sede del distretto la scorsa settimana, ma mi è stato risposto che dovevo tornare lunedì, perché solo di lunedì si possono effettuare quel tipo di prenotazioni. Peccato però che mi sia ritrovata con gli uffici chiusi». Un disagio ulteriore è stato rappresentato dal fatto che la coincidenza con il giorno di mercato cittadino abbia costretto la donna a parcheggiare molto distante perdendo così, molto più tempo. Ma non era l'unica. Il giorno di lunedì a Mogliano non sono previsti i prelievi, quindi l'afflusso di utenti è meno impattante del solito, ma sono comunque attivi gli uffici e gli sportelli del distretto sociosanitario. «Non ci è rimasto che girare i tacchi, condividere un momento di delusione con gli altri che si trovavano la porta chiusa», racconta la donna, accompagnata dal marito, «e organizzarci per tornare fra una settimana». La sua è una storia di ordinaria amministrazione (parastatale) italiana, un disservizio che forse nel 2015 non possiamo più permetterci. Perché raccontata così, la vicenda, anche considerando la legittima chiusura per il patrono, la cui festività è notoriamente inserita nei contratti collettivi nazionali sia in ambito pubblico sia in quello privato, lascia emergere il solito disinteresse nei confronti del cittadino e delle sue esigenze. Se un paziente poi prova a visitare il sito internet dell'Azienda sociosanitaria trevigiana, scopre che l'ultima news caricata risale al 15 aprile, avvisi di chiusura generale, anche nel resto della provincia per il patrono di Treviso non ce ne sono. Passi la chiusura nel capoluogo, ma negli altri comuni i mugugni, come quelli registrati a Mogliano, forse si potevano evitare con una corretta comunicazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia