Festa del Corpus domini Moraglia a San Marco

Prevista un’altra giornata di caldo torrido: messa alle 18, poi la processione Ieri mattina il Patriarca ha guidato i fedeli dalla chiesa di San Giobbe agli Scalzi

VENEZIA. Ieri il pellegrinaggio dalla chiesa di San Giobbe a quella degli Scalzi. Oggi, nella solennità del Corpus Domini, il patriarca Francesco Moraglia guiderà la processione eucaristica e successivamente, alle 18, celebrerà la messa nella Basilica di San Marco. Meteo proibitivo anche per oggi: il bollettino prevede alte temperature, molto superiori alle medie del periodo, con disagio fisico intenso. Non si prevedono sensibili variazioni, salvo un possibile calo di umidità, con disagio fisico in lieve calo, per i prossimi giorni

I fedeli, comunque, come da tradizione non mancheranno, per uno degli appuntamenti più importanti del calendario cristiano. Alle 18 nella Basilica di San Marco il Patriarca Francesco Moraglia presiederà la Messa con il Capitolo della cattedrale, i parroci e i sacerdoti. Verso le 19 è prevista la suggestiva processione eucaristica in Piazza San Marco con i fedeli delle comunità parrocchiali e i rappresentanti degli ordini e delle congregazioni religiose, delle Scuole Grandi, delle associazioni, dei vari movimenti e dei gruppi ecclesiali. La processione terminerà con la benedizione all’intera città.

Ieri, di buon mattino, il Patriarca ha guidato il pellegrinaggio mariano nel sestiere di Cannaregio, dalla chiesa di San Giobbe guidata da tre padri Canossiani a quella degli Scalzi retta da otto padri Carmelitani. Insieme al presule la comunità del Seminario patriarcale, sacerdoti, religiosi e fedeli. Durante il tragitto – fondamenta San Giobbe, area ex Saffa, calle Priuli – non è mancato chi, tra i pellegrini, ha denunciato sdegnato la presenza indecorosa di immondizie, bottiglie di vetro e di plastica sparsi ovunque.

Nell’omelia monsignor Moraglia ha rivolto un pensiero speciale «a quei ragazzi che stanno maturando decisioni, scelte per fare l’ingresso in seminario. Fare il prete è bello, dà gioia». Agli astanti il Patriarca ha richiamato il valore e il senso della preghiera, espressione della fede e modo di entrare nel quotidiano: «Il dramma per molti uomini, religiosi, sacerdoti è non avere tempo per Dio. Tutto si gioca nella preghiera».

Nadia De Lazzari

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