Festa dei 150 anni del Cai fumogeni sulle Dolomiti

Oggi gli alpinisti arrivano da Venezia, Mestre, Dolo, Portogruaro, Mira e San Donà A mezzogiorno coloreranno le varie cime delle montagne di arancione
Di Vera Mantengoli
DCIM\100GOPRO
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Si arrampicheranno con la velocità e l’agilità che da sempre li caratterizza, ma questa volta a spingerli sulle vette non sarà soltanto la passione per la montagna, ma una vera e propria festa di compleanno, organizzata a 3.000 metri di altezza. Oggi gli arrampicatori di tutta Italia festeggiano infatti i 150 anni del Cai (Club Alpino Italiano) con un super party sulle Dolomiti con tanto di candeline in alta quota.

Gli appassionati hanno infatti voluto fare le cose in grande: hanno organizzato un'intera giornata volta a celebrare un'ammirazione che va oltre la passione e che spesso diventa una vera e propria cura dell'ambiente che ci circonda. La provincia veneziana sarà presente in forze con gli iscritti diVenezia, Mestre, Dolo, Portogruaro, Mirano e San Donà.

La partenza per la ventina di arrampicatori veneziani detti “Gransi” è avvenuta all’alba di stamattina quando, in tutto il Veneto, circa duemila persone si stavano preparando per dirigersi verso la vetta prescelta: una volta arrivati tutti in cima, verso mezzogiorno, ogni arrampicatore tirerà fuori dallo zaino fumogeni arancioni trasformando la distesa di rocce in un’infinita torta di compleanno. I fumi colorati si confonderanno con le nuvole e illumineranno il profilo delle montagne più belle d’Italia.

Ieri, il gruppo dei “Gransi”, era già in gran parte nel Rifugio Coldai sul Civetta, a prepararsi per la missione di oggi. «Noi», racconta Daniele Bortoluzzi, «siamo una quindicina di alpinisti che formeremo sei cordate e raggiungeremo le Tre Torri del Civetta, Coldai, d’Alleghe e di Valgrande».

Stefano Ferro di Murano rappresenta gli istruttori del Cai del Veneto e oggi salirà con gli amici del Soccorso Alpino e delle Guide Alpine: «Non andiamo a fare una parete impossibile ma un'arrampicata per ricordare i 150 anni. Sarà bellissimo oggi immaginare che tutte le vette d'Italia saranno attraversate da una scia arancione e che ci saranno 150 cime con arrampicatori e appassionati che magari seguiranno le dirette».

Dal Rifugio Coldai verranno scalate Pelmo, Marmolada, Antelao, Civetta, Cristallo Mulas e le tre cime di Lavaredo, arrivano fino a circa 3000 metri. «L'arrampicata», prosegue Ferro, «è prevista in tre ore: ogni volta è un’avventura e un’emozione». Per l'occasione, come ogni compleanno storico, sarà gradita la divisa ufficiale che per gli istruttori è rossa e nera, mentre per i Gransi da sempre celeste. Una volta raggiunta la cima gli arrampicatori verranno ripresi da un elicottero per trasmettere immagini suggestive di questa giornata molto particolare.

La sezione di Mestre sta già scalando le Dolomiti bellunesi guidata da Stefania Tonello per congiungersi con gli altri per il lancio dei fumogeni. A Mestre il Cai può contare su duemila soci, con 78 istruttori. La realtà mestrina si è aggidicata le salite alla Tofana di Rozes, del Tomatico nel gruppo del Monte Grappa, del Sass de MUra e Piz de Sagron nelle Dolomiti bellunesi. Il Cai diMestre si prepara anche ad un’altra ricorrenza: i 100 anni del rifugio Galassi sull’Antelao, una vecchia caserma con 99 posti letto.

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