Ferro da Toninelli: «A noi la crocieristica tolta da Venezia»
CHIOGGIA. Romea e crocieristica al centro di un incontro ieri tra il Comune e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
Il sindaco Alessandro Ferro ha ribadito la disponibilità della città a accogliere le navi turistiche nel porto di Val da Rio ricordando però che sullo sviluppo di questo comparto pesano il deposito gpl e i fondali, ancora inadeguati dopo anni di assenza di escavi dei canali e sotto le banchine.
Toninelli attende dall’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico settentrionale il risultato dello studio di fattibilità sulle tre ipotesi in campo per alleggerire Venezia dalle grandi navi: Lido, Santa Maria del mare e Chioggia.
A Roma sono scesi assieme al sindaco, il vicesindaco Marco Veronese, il presidente del Consiglio Endri Bullo, il presidente della IV commissione (urbanistica, edilizia, lavori pubblici, trasporti) Daniele Padoan e la consigliera regionale Erika Baldin.
«Oggetto dell'incontro sono state le maggiori problematiche della nostra città», spiega il sindaco, «al ministro abbiamo ribadito la nostra contrarierà al deposito di gpl in Val da Rio, nel cuore di un porto commerciale che avrebbe bisogno di importanti stimoli per riprendere quota. Abbiamo ricordato la mancanza di collegamenti viari e ferroviari sicuri e efficienti. A tal proposito, prossimamente presenteremo al ministero uno studio di fattibilità sulla Romea con possibili migliorie».
Non poteva non rientrare nel confronto il tema della crocieristica che è stato al centro anche di un incontro due giorni fa, a porte chiuse, nella sede di Vtp in marittima a Venezia, alla presenza di esponenti Cinque stelle a tutti i livelli e degli armatori.
Tra le tre ipotesi sul tavolo gli armatori hanno fatto intendere che quella a loro più congeniale sarebbe Chioggia.
«Il ministro», spiega Ferro, «ci ha ribadito di essere in attesa di ricevere dall'Autorità portuale lo studio di fattibilità dei tre progetti, uno dei quali riguarda Chioggia, per poi arrivare a una sintesi. Abbiamo dato la disponibilità per lo sviluppo del nostro porto in questo senso, data la vocazione turistica di Chioggia e l'opportunità di rilancio per l'economia locale. Se questa sarà l'indicazione finale del ministero, avremo tempo e possibilità di individuare le modalità più appropriate a livello tecnico e di condividere il tema con la città e le categorie interessate». —
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