Ferragosto rovente, sciopero al Casinò di Venezia
VENEZIA. Casinò di Venezia chiuso per sciopero lunedì e a Ferragosto.
I sindacati rilanciano la posta in gioco, nella loro protesta contro il Comune, che ha disdetto unilateralmente il vecchio contratto. Così, dopo oltre un mese di chiusura anticipata all’1.30 di notte, invece che alle 3 (anche sabato, serata alquanto affollata, i giocatori sono stati anticipatamente allontanati dai tavoli verdi); dopo aver aggiunto altre due ore di sciopero ad inizio turno; dopo aver chiesto in gran numero (e non ottenuto) ferie per il 14, 15 e 16 agosto; ora annunciano l’astensione totale dal lavoro per due dei giorni più affollati dell’anno.Una partita di poker, che ha portato all’immediata risposta del Comune: Ca’ Vendramin Calergi resterà chiusa, ma i dirigenti terranno aperte le sale slot di Ca’ Noghera.
Di più, per domani a Ferragosto- la casa da gioco lancia in queste ore una nuova promozione: ingresso gratuito e 20 euro di ticket slot in omaggio ai clienti. I sindacati. «Siamo fortemente preoccupati per lo stallo delle relazioni industriali», si legge in un comunicato congiunto, «per la tenuta occupazionale e la totale assenza di rilancio della casa da gioco. Vengono delineate dalla proprietà riduzioni economiche minimali a fronte di un Regolamento unilaterale che produce drastiche perdite di reddito e vuoti normativi inaccettabili, mentre permane una pericolosissima assenza di gestione».
Così è sciopero, con tagli pesanti per le buste paga dei dipendenti. «Dopo sofferte assemblee e con sofferta decisione unitaria», prosegue la nota, «abbiamo scelto di non chinare la testa perché chi fa la voce grossa, chi a mezzo stampa delinea perdite reddituali ridicole (a fronte di un regolamento che abbatte gli stipendi in modo drastico), chi prova ancora una volta a mettere la cittadinanza contro i “privilegiati” dipendenti del Casinò, merita una risposta secca e senza indugio. Noi ambiamo a una riapertura del tavolo delle trattativa e a una soluzione del conflitto in atto».
Il Comune. Riapertura che l’amministrazione non intende concedere “sotto scacco” delle agitazioni in corso. A stretto giro di posta, arriva via whatsapp, la risposta dell’assessore al Bilancio e alle partecipate, Michele Zuin: «Si tratta dell’ennesimo comportamento irresponsabile di disaffezione verso la propria azienda e, considerati i giorni scelti, sembra anche strumentale», commenta l’assessore, chiudendo la porta a nuove trattative estive: «Non sono questi i presupposti per riaprire un dialogo». Porta chiusa, dunque, a nuove trattative d’agosto e prova di forza sulle aperture delle sale slot. Incassi e anniversario. La vertenza dura da mesi e certo non fa aumentare gli incassi della casa da gioco che a giugno segnavano un meno 2,5 milioni di euro rispetto al 2016, anche se a luglio (nonostante la chiusura anticipata dei tavoli verdi) hanno comunque portato a casa un segno positivo rispetto al luglio dell’anno scorso, a riprova che le slot (che non risentono degli scioperi del personale dei tavoli verdi) continuano a piacere ai giocatori: anche venerdì sera a Ca’ Norgera si sono registrati 2600 incassi. Il bilancio della Casinò spa si dovrebbe attestare quest’anno, attorno ai 100 milioni di euro.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia