Ferragosto, in campo una task force
«Abbiamo tradotto in pratica le linee guida indicate dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Abbiamo scelto soluzioni per aumentare le pattuglie miste, sfruttando ancora di più le sinergie tra forze dell’ordine e polizia locale. Una collaborazione in cui credo molto. Puntiamo su un’azione preventiva che eviti di dover intervenire in mezzo alla folla con il rischio che i venditori abusivi, durante la fuga, travolgano i turisti». È questa la sintesi che fa del tavolo tecnico sul contrasto agli abusivi, svolto ieri a Santa Chiara, il questore Angelo Sanna.
All’incontro hanno partecipato, oltre a rappresentanti della polizia locale, anche carabinieri, guardia di finanza e capitaneria di porto. I controlli e l’impiego delle pattuglie saranno effettuati anche in orari diversi da quelli che caratterizzavano fino a ieri questi servizi. Soprattutto è stato deciso di contrastare il sistema di rifornimento a monte e l’arrivo sui luoghi caratterizzati da questa forma di abusivismo, dei venditori. Molto importante, quindi, il lavoro informativo che sarà svolto dagli uffici investigativi.
Dopo il giro di vite contro la vendita abusiva, deciso in Prefettura mercoledì, interviene il presidente della Regione Luca Zaia. «Ben venga anche questo improvviso ridestarsi da un lungo e colpevole torpore dello Stato e dei suoi organismi periferici sul fronte della lotta alla contraffazione e al commercio abusivo, purché si dia finalmente inizio a una attività decisa e duratura, che non sia un’effimera campagna ferragostana per tacitare ipocritamente i tanti cittadini, operatori e turisti che chiedono vivibilità, sicurezza e legalità nelle nostre città e nei luoghi di vacanza del Veneto», dice Zaia. «Le forze dell’ordine sappiano che hanno il mio pieno appoggio e quello della Regione in questa azione finalizzata a contrastare una situazione indecorosa, squallida e intollerabile che, se affrontata per tempo, sarebbe stato più facile estirpare e che comporta oggi un maggior dispendio di energie e risorse, ma alla quale non possiamo assolutamente rinunciare. Il lassismo di questi anni ha già fatto sin troppi danni».
Naturalmente Zaia punta il dito soprattutto sulla situazione del centro storico, assediato non solo dall’invasione di venditori abusivi, ma anche dai flussi incontrollati di visitatori e turisti: «Abbiamo il dovere non solo morale ma amministrativo di tutelare la città, una delle più belle del mondo, da queste che sono delle vere e proprie piaghe», conclude Zaia, «e per farlo basterebbe da una parte applicare le leggi che già ci sono e dall’altra dotarci di strumenti in grado di razionalizzare i flussi. Senza però obbligare la gente a pagare un ticket per entrare a Venezia, semplicemente attraverso una prenotazione gratuita: chi ha prenotato accede, chi non ha programmato la sua visita sta fuori e la volta successiva imparerà a usare questo sistema».
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