Ferme le ricerche della Terza Colonna
VENEZIA. La ricerca della Terza Colonna di San Marco resta al palo e non si sa quando potrà effettivamente cominciare. Doveva iniziare ad ottobre, dopo che il Comune, dopo il sì della Soprintendenza, aveva rilasciato quest’estate la concessione per l’occupazione di suolo pubblico e di svolgimento delle ricerche al pool guidato dal promotore del progetto, Roberto Padoan - con lo staff di tecnici e di archeologi , tra cui Luigi Fozzati e Marco Bortoletto, che lo affiancherà nella ricerca della “mitica” Terza colonna che si sarebbe inabissata prima dello sbarco, nel 1172 insieme a quelle di Marco e del Todaro, secondo la tradizione.
Ma a fine dicembre è ancora tutto fermo e non c’è al momento una data certa per l’inizio dei sondaggi con la tomografia elettrica grazie ai sensori che verranno installati nell’area del Molo di San Marco, avrebbe dovuto consentire di individuare anche visivamente le masse sepolte nel fango anche ad una decina di metri dalla superficie, grazie ad una tecnologia brevettata dallo stesso Padoan che permette la chiarificazione delle acque, rendendole trasparenti allo sguardo.
«I problemi sono diversi - spiega Padoan - e riguardano lo slittamento dei tempi per il rilascio della concessione per i sondaggi, che ha fatto sì che alcuni dei professionisti impegnati nel nostro staff prendessero nel frattempo altri impegni. Poi si sono aggiunti i problemi meteorologioci perché con la grande acqua alta di fine novembre sarebbe stato impossibile lavorare. Anche gli sponsor che sostengono economicamente il progetto hanno bisogno di tempi certi per impostare la loro campagna di comunicazione. Aggiungo infine che le condizioni richieste dal Comune, che prevedono che i sondaggi si svolgano solo di notte e che ogni mattina il cantiere vada “smontato” anche per non disturbare i lavori dei gondolieri dello stazio del Molo, rende lo svolgimento delle ricerche estremamente complicato. Speriamo di poter risolvere al meglio nei prossimi mesi tutte queste situazioni».
La concessione è partita appunto dal primo ottobre e sarà valida per sei mesi, sino alla fine di marzo, ma potrà essere prorogata di altri tre mesi, fino al giugno 2019, se necessario. Ma a questo punto questi tempi tecnici sono già “saltati” e dunque sarebbe necessaria un’ulteriore proroga per portare a termine la campagna di prospezioni.
I sondaggi dovevano avvenire dalle 20 alle 6 del mattino. Il progetto è stato ampiamente valutato da tutti i soggetti interessati, dai gondolieri agli esercenti, dal Porto di Venezia ai vari soggetti tecnici e imprenditoriali presenti in città, compresa naturalmente la Soprintendenza veneziana, che ha già dato il suo via libera alle ricerche. Il consenso viene anche dal fatto che per la prima volta sarà possibile procedere nel lavoro di ricerca del manufatto senza alcuna conseguenza negativa per la statica della pavimentazione di San Marco. Ma a questo non si sa più quando e come. —
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