Fermato il leader dei “forconi”. A Venezia festa "Antifa"
VENEZIA. Primi momenti di tensione a Venezia dove pochi minuti fa il leader del “Movimento 9 dicembre” (i “forconi”) Stefano Guerra, è stato fermato dalla polizia. Tutto è cominciato verso le 12.40 quando due attivisti del movimento, un uomo e una donna, si sono seduti sulle strisce pedonali davanti al “Pullman Bar” di piazzale Roma, bloccando di fatto tutto il traffico. I due protestavano per la mancata autorizzazione al corteo organizzato da Forza Nuova e dal loro movimento, che si sarebbe dovuto tenere oggi pomeriggio, manifestazione vietata dalla questura dopo gli scontri avvenuti l’8 marzo davanti alla stazione di Santa Lucia.
Dopo aver fatto alzare i due manifestanti dalle strisce pedonali i poliziotti hanno notato Guerra che stava urlando e l’hanno invitato a seguirli: ne è nato un alterco e alla fine Guerra è stato fermato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Intanto oggi pomeriggio si svolgerà un happening in campo San Geremia. Un 29 marzo carico di significati che inizia alle 14.30 di oggi, davanti a palazzo Labia e su cui pesa la spada di Damocle di una manifestazione vietata dal questore e a cui gli organizzatori, Forza Nuova, a ieri sera non aveva ancora rinunciato.
Ieri in questura vertice tecnico tra i vari appartenenti alle forze dell’ordine per stabilire le modalità operative per la gestione dell’ordine pubblico nel caso i rappresentanti di Forza Nuova arrivino per manifestare anche se hanno il divieto. Alcune centinaia di uomini delle forze dell’ordine e della polizia locale saranno impegnate nel servizio.
L’happening "Venezia è antifascista", si svolgerà dalle 14.30 alle 19.30. Ieri a presentare l’iniziativa: l’assessore Gianfranco Bettin, Enrica Berti in rappresentanza dell'ANPI, il parlamentare del Pd Michele Mognato, Tommaso Cacciari del laboratorio occupato Morion, Mattia Orlando e Renata Mannise, coordinatori per Mestre e Venezia di SEL, Salvatore Lihard per la CGIL Camera del Lavoro metropolitana di Venezia, Maria Teresa Menotto per la segreteria cittadina del Pd, Marta Canino del collettivo studenti universitari Li.S.C., Niccolò Onesto del Coordinamento studenti medi e i consiglieri comunali Sebastiano Bonzio e Beppe Caccia, insieme a numerosi attivisti di associazioni, centri sociali, forze politiche e sindacali, che saranno presenti in piazza domani. Da tutti gli intervenuti è stata sottolineata la soddisfazione per il divieto alla "marcia su Venezia" preannunciata dal gruppo neofascista Forza Nuova.
«In discussione non è mai stata la libertà d'espressione o di critica, ma una specifica provocatoria operazione di propaganda di odio e discriminazione che s'inquadra nel tentativo di strumentalizzare, in termini di chiusura reazionaria, la situazione sociale creata dalla crisi in tutta Europa - sottolineano gli organizzatori -. Non bisogna abbassare la guardia». Gli organizzatori hanno ribadito che a San Geremia «sarà la festa della città democratica, aperta e solidale».
Una part importante della festa sarà dedicata ai bambini, dai laboratori di giocoleria alla lettura delle fiabe antidiscriminazione. «Sosteniamo il lavoro prezioso - hanno detto i promotori - condotto in questi mesi da Camilla Seibezzi. Le attività dedicate ai più piccoli servono anche a ricordare che, al suo fianco, ci stiamo battendo perché tutte e tutti, le bambine e i bambini, possano godere degli stessi diritti, indipendentemente dalla struttura della loro famiglia o dall'orientamento sessuale dei loro genitori». Ci sarà musica live con: Jennifer Cabrera, Moulayé Niang, Mafal Diaw, Lele Concina, Ilenya de Vito, Gualtiero Bertelli, Marco Furio Forieri & more.
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