Fermata a Porto Marghera, rinasce via Ca’ Marcello

MESTRE. Via Ca’ Marcello, da anni è considerata, e a ragione, una delle strade più disastrate del centro di Mestre. Corre parallela a via Torino e collega all’area della stazione di Mestre, ma ha marciapiedi malandati, scarsa illuminazione, parcheggi che non invogliano alla sosta e negli anni è stata disseminata di aree abbandonate, che hanno favorito anche sacche di degrado sociale.

Dopo l’intervento della Cervet all’ex deposito Actv per la costruzione della Hybrid Tower, di prossima apertura, l’aria sta finalmente cambiando. Lo ha confermato anche la giunta Brugnaro che partecipa al Piano Periferie, programma da 500 milioni di finanziamenti del governo Renzi, con la ristrutturazione della stazione di Porto Marghera, per servire via treno l’università di via Torino e l’area del Vega. E prevede di rifare anche il primo tratto di via Ca’ Marcello. In via Torino, Ca’ Foscari si prepara ad avviare il cantiere per la residenza universitaria da 142 alloggi che dovrà essere pronta per il 2018.

E dove c’è università c’è vitalità, sociale ed economica. L’arrivo di Ca’ Foscari ha risvegliato l’intera area. Ecco allora che il progetto della stazione Rfi a Porto Marghera (valore 7 milioni e mezzo di euro, cofinanziata da Rfi per 3,8 milioni) prevede di riqualificare la fermata, sistemare il collegamento ciclopedonale sotterraneo, garantendo anche accessi per disabili, con ascensori e rampe, e nuovi marciapiedi. Che arriveranno anche nel primo tratto di via Ca’ Marcello, spiegano in Comune. Verso la stazione ci penseranno i privati a riqualificare la strada. Interventi che coinvolgono sia i costruttori dell’ex Vempa che quelli che arriveranno a lavorare nell’area ex Demont, vicino alla sede sindacale di Cgil, Cisl e Uil che in questi anni ha funzionato da “presidio” di una zona, dimenticata da tutti. (m.ch.)

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