Fenice, 150 telecamere Al via l’intervento per un Teatro sicuro
Pubblico sotto l’«occhio» digitale della Fenice, a cui nulla sfuggirà. La fondazione lirica veneziana ha appena avviato una nuova operazione sicurezza, che prevede nel giro di tre anni, l’installazione di circa 150 videocamere di telesorveglianza che permetteranno di mettere sotto controllo ogni angolo del teatro.
Telecamere digitali e “sensibili”, in grado di scoprire subito ogni anomalia: uno spettatore che entra dall’ingresso sbagliato, un oggetto o un pacco lasciato incustodito, l’inizio di una colluttazione. Con un segnale acustico o un sms avvertirà in tempo reale l’addetto al sistema di videosorveglianza che non dovrà così passare il suo tempo a scrutare costantemente gli schermi.
Le telecamere – ne sono già installate una prima serie, per un costo di circa 100 mila euro – sono previste nell’ambito del progetto sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby di Milano, da oltre dieci anni impegnata per la protezione del patrimonio culturale italiano contro i vari rischi a cui è quotidianamente esposto, in primo luogo furti, sottrazioni e atti di vandalismo. Dopo essere già intervenuta negli scorsi anni a Venezia per sostenere la protezione della Fondazione Giorgio Cini e della Caserma Madalena, la Fondazione Hruby ha recentemente avviato una collaborazione con la Fondazione Teatro La Fenice per sostenere appunto il progetto pluriennale destinato all’implementazione e all’adeguamento del sistema di videosorveglianza degli spazi teatrali. La prima fase dei lavori, realizzata dalla società umbra Control di Perugia, azienda Amica della Fondazione, si è recentemente conclusa e ha permesso l’aggiornamento funzionale e tecnologico di parte dell’impianto con due obiettivi: l’adeguamento degli apparati e degli strumenti di controllo e gestione e l’incremento della copertura di determinate aree. L’intervento, in particolare, ha riguardato la sostituzione di numerose telecamere esistenti in diverse zone del Teatro, sia all’interno sia all’esterno, con nuove telecamere di ultima generazione connesse in rete, installate nel massimo rispetto della struttura architettonica e dei manufatti esistenti. In questa prima fase dei lavori è stata inoltre implementata parte dell’architettura di rete, tenendo in considerazione il progetto complessivo.
Nella sala di controllo è stata realizzata una delle due postazioni di lavoro previste con due monitor per la visualizzazione e la gestione dei flussi video live e registrati. Tutti i componenti del sistema hanno un’alimentazione di supporto costituita da gruppi ausiliari Ups offerti dalla società Riello che, in caso di mancanza di rete, garantiscono autonomia all’impianto. «Per un teatro come il nostro», spiega Andrea Erri, direttore generale della Fondazione Teatro La Fenice , «la sicurezza è una priorità, quanto lo sono la qualità della produzione artistica e l’apprezzamento degli spettatori. Un luogo come la Fenice, terzo luogo culturale della città di Venezia per frequenza di visitatori, ha la necessità di essere salvaguardato e protetto, anche in virtù del patrimonio culturale che rappresenta, tanto straordinario quanto fragile. Per questo siamo molto grati alla Fondazione Enzo Hruby, che ha da tempo intrapreso una preziosa collaborazione con il nostro Teatro».
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