Femminicidio a Vigonza, lo sconcerto dei vicini di casa a Stra

“Erano una bella famiglia, non riesco a credere a quello che è successo: abbiamo vissuto fianco a fianco per quattro anni e non abbiamo mai sentito un litigio violento, uno scontro che ci facesse pensare a qualcosa di più di qualche normale bisticcio domestico”. Mohammed Safsafi abita nello stesso condominio in cui hanno convissuto Giada Zanola e Andrea Favaro, in via Alessandrini a Stra, in provincia di Venezia, un palazzo di due piani e due campanelli; lui, che ha visto nascere il loro figlio e che ne ha seguito la crescita per due anni, non si capacita di quello che ha sentito sulla tragica uccisione. “Anche le loro famiglie, i loro genitori, parevano andare tutti d’accordo”. Safsafi è l’unico che conosceva la coppia: nella strada laterale tutti gli altri vicini raccontano di aver fatto fatica, negli anni, a legare con i due: “Neanche avevamo saputo che lei era incinta, prima di vedere il fiocco sul portone”, racconta una ragazza un paio di civici più in là, “Noi qui abitiamo tutti in questa via da sempre, loro erano arrivati nel 2018 ma stavano sempre per le loro”. (intervista Giacomo Costa, video Lorenzo Pòrcile)

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