Femek rischia di chiudere «Datemi un plateatico»

Chioggia. Appello dello storico artigiano per la bottega ai piedi di palazzo Granaio Inutili i numerosi progetti inviati all’ufficio Protocollo e una sentenza vinta al Tar
Chioggia: inaugurazione del negozio di Giorgio Boscolo Fenech inaugurazione negozio
Chioggia: inaugurazione del negozio di Giorgio Boscolo Fenech inaugurazione negozio
CHIOGGIA. A rischio “El penelo”. La storica bottega artigiana, situata al piano terra di palazzo Granaio, potrebbe chiudere perché manca la “visibilità” per cui ha lottato per anni il proprietario, Giorgio Boscolo Femenella, detto Femek, anche ricorrendo alle aule dei tribunali. Femek ha tentato in tutti i modi di ottenere un plateatico per mettere in mostra i prodotti che lui stesso realizza, in particolare le famose pipe, quadri e sculture, anche vincendo un ricorso al Tar, ma le amministrazioni comunali hanno sempre risposto picche.


A raccontare una storia di burocrazia sorda è lo stesso proprietario, un artigiano di 79 anni che non vuole arrendersi. Pochi giorni fa Femek ha scritto una lettera al sindaco Ferro, al vicesindaco Veronese e a tutti gli assessori coinvolti, mettendo nell’oggetto “come far chiudere una partiva Iva”. «Da anni», scrive l’artigiano, «tento di far capire a alcuni dirigenti comunali che, per una minima sopravvivenza, anche fiscale dato che pago le tasse, ho bisogno di visibilità. Ho iniziato a formulare richieste di utilizzo del plateatico dal 2009, all’inizio forse nel modo sbagliato. Su consiglio dell’ufficio preposto ho presentato in seguito la domanda anche con tanto di progetto redatto da un tecnico. Non è stato sufficiente e sono dovuto ricorrere al Tar, nella primavera del 2015, che ha accolto la mia istanza, senza produrre nei fatti però nessun risultato».


Il 23 dicembre 2016 Boscolo Femek tenta di nuovo presentando domanda di plateatico all’ufficio Protocollo con allegato il progetto redatto da un tecnico. «L’11 aprile 2017», spiega l’artigiano, «alla faccia dei trenta giorni previsti per ottenere una risposta, mi viene comunicato che l’autorizzazione viene negata adducendo delle motivazioni banali, si cita una nota del settore lavori pubblici in cui si vieta di concedere occupazione del suolo pubblico nelle vicinanze del Granaio, mantenendo una distanza minima di tre metri (il palazzo p oggetto di un grosso intervento di restauro, ndr). Una prescrizione che a quanto pare vale solo per me e non per altri utenti».


L’attività artigiana è un punto di riferimento importante per la città con prodotti molto apprezzati anche dai turisti. «Sono iscritto alla Camera di commercio», specifica Femek, «sono una delle tante partite Iva che non ce la fanno più. Chiedo solo di poter lavorare e per farlo mi serve una mia visibilità che oggi non ho e che mi viene negata malgrado i tribunali dicano il contrario».


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