Fedex e Tnt, sciopero nazionale riuscito

Marcon. Il 100% dei lavoratori delle due società di trasporto ha aderito all’appello dei sindacati

MARCON. Sciopero nazionale riuscito e paralisi totale ieri, nelle sedi di Fedex e Tnt, le due società di trasporto e consegna di merci che hanno costituito un unico raggruppamento: si fronteggiano in zona industriale Marcon, sono stati annunciati un ulteriore taglio di circa 500 lavoratori e la chiusura di 24 delle 34 sedi di Fedex-Tnt in tutta Italia. Dalle 6 di questa mattina i lavoratori e le lavoratrici di Fedex-Tnt nelle sedi di Marcon hanno incrociato le braccia per protestare contro la procedura di licenziamenti o trasferimenti obbligatori previsti con la procedura presentata a Roma, grazie alla quale più di 500 persone in tutta Italia dovrebbero restare a casa.

«Nell’hub Fedex di Marcon c’è stata un’adesione del 100 per cento allo sciopero», spiega Marcello Salbitani della segreteria della Filcams-Cgil veneziana, «un risultato storico per una realtà fino ad ora scarsamente sindacalizzata. Nonostante ciò, si è sventolata la bandiera della Filt, poiché i lavoratori e le lavoratrici hanno capito che l’azienda, la quale fino a ieri sembrava fosse tanto magnanima, ora, di fronte ad una mutata dirigenza con logiche meramente legate all’ingordo guadagno, è diventata matrigna». «Tnt si è affiliata a Fedex dopo aver tagliato centinaia di posti di lavoro», continua Salbitani, «e ora si fa avanti Fedex con la stessa intenzione, malgrado il buon andamento degli affari in questo settore e i profitti che si realizzano. Quello stretto tra Fedex e Tnt è un patto scellerato di pura speculazione economica sulle spalle dei lavoratori con un ulteriore peggioramento del servizio di trasporto e consegna che include anche le merci sbarcate in aeroporto e al porto di Venezia».

La Filt-Cisl di Venezia, stigmatizza sia le annunciate procedure di licenziamento che i trasferimenti collettivi, ritenendo quest’ultimi «una manovra che mira esclusivamente alla riduzione dei costi ai danni dei lavoratori e qualora di accedesse agli ammortizzatori sociali, anche della collettività tutta».

«Fedex», conclude Salbitani, «in Italia ha i bilanci in attivo con parecchi zeri, non può acquisire Tnt e subito dopo dichiarare dei licenziamenti, è palese la violazione di ogni principio economico, cosa ci stanno a fare tutti questi manager iperpagati sulle teste dei lavoratori? Ricordiamo che, due anni, fa Tnt ha già fatto una cura lacrime e sangue. Per questi motivi la Filt di Venezia, dice no a questa assurda situazione, ma visto che ormai il processo è inequivocabile, propone delle riqualificazioni del personale e per eliminare i trasferimenti, soluzioni che prevedano l’utilizzo del telelavoro in luogo di trasferimenti per mascherare i licenziamenti».

Gianni Favarato

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