Federtabaccai contro la Cacco: ritirata la licenza di vendita

CAMPONOGARA. Manuela Cacco, la tabaccaia di Camponogara implicata nel delitto di Isabella Noventa, è diventata nonna mentre è rinchiusa in carcere a Verona. È nata infatti la figlia primogenita del figlio di Manuela. Venerdì scorso infatti l’ex marito di Manuela, “Smeraldo” Marigo, e lo stesso figlio della donna hanno appeso fuori dalle loro abitazioni, a Campagna Lupia e a Camponogara, tanti fiocchi rosa.
Intanto per la tabaccaia è arrivata un’altra doccia fredda: la Fit, Federazione italiana tabaccai, ha sospeso ufficialmente la licenza dell’attività di Manuela, visto che si tratta di una attività che opera con i monopoli di Stato e che la titolare è in carcere. Il legale della donna però ha chiarito che Manuela Cacco sta cercando di trasferire l’attività commerciale ai figlie. «La Fit – sottolinea l’avvocato Alessandro Menegazzo – ha sospeso temporaneamente la licenza della tabaccheria. Manuela è decisa a lasciare l’attività ad uno dei figli. Ha dato incarico ad un commercialista per trovare una soluzione che riesca ad evitare la chiusa dell’attività».
Lo studio incaricato di sbrogliare la matassa del trasferimento dell’attività è quello del commercialista Adriano Menegazzo, di Dolo. Nel frattempo infatti, anche dal punto di vista societario, Manuela Cacco ha sciolto ogni legame con l’ex fidanzato Freddy Sorgato. «Freddy metteva a disposizione per l’attività di Manuela attrezzatura fissa, cioè macchine e un bancone da lavoro. Tutto materiale per il quale la stessa Manuela pagava un affitto di qualche centinaia di euro», spiega l’avvocato.
Nei giorni scorsi Manuela Cacco aveva incontrato in carcere oltre alla figlia anche la mamma Rosalba alla quale ha giurato di non sapere dove i fratelli Sorgato hanno gettato il corpo di Isabella. Alla donna in carcere è stato concesso di fare alcune telefonate ai parenti. È stata autorizzata a chiamare i figli, la mamma e il papà ultraottantenne che non è andato a trovarla in carcere perché non si trova in buone condizioni di salute.
«Manuela è fortemente emozionata dalla nascita della nipotina – sottolinea il suo legale – Adesso aspettiamo la conclusione della prima fase degli interrogatori e i risultati dei rilievi fatti nelle abitazioni. Poi decideremo se chiedere gli arresti domiciliari».
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