Federica confessa: "Ho ucciso io mia figlia"

La mamma di 32 anni ha ammesso davanti ai giudici di avere ammazzato la piccola Farah

LONDRA. Ha confessato davanti ai giudici britannici di aver ucciso la figlia di 2 mesi Federica Boscolo Gnolo, l'italiana di 32anni arrestata a Londra lo scorso anno. La donna, originaria di Chioggia, ha ammesso di aver causato la morte della piccola Farah tra il 23 e il 30 gennaio del 2015 durante un viaggio a Londra, ma ha negato l'intenzionalità, durante l'udienza nel tribunale Old Bailey.

Il corpo della neonata non è mai stato ritrovato e secondo le autorità la donna se ne sarebbe disfatta nella zona di Russell Square, nel centro della capitale britannica, dopo averlo nascosto in una valigia.
Il procuratore Jonathan Higgs ha fatto sapere che sono state accolte le perizie psichiatriche che hanno messo in luce problemi mentali nella donna. La sentenza sarà pronunciata dopo l'8 aprile, mentre la 32enne è in custodia preventiva in un ospedale.

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 Federica Boscolo Gnolo ha negato l'accusa di omicidio volontario, ammettendo tuttavia di aver causato la morte della figlioletta. E la pubblica accusa ha accettato di ridimensionare cos il capo d'imputazione, tenendo conto anche dell'esito di tre perizie psichiatriche. In pratica in quel momento secondo i periti Federica non era nel pieno possesso delle sue facoltà mentali.

Finora la giovane mamma chioggiotta aveva ammesso l'occultamento di cadavere, una cosa impossibile da negare, dato che le telecamere dell'Hotel Lily, dove Federica lavorava e aveva una camera, l'avevano ripresa uscire con una valigia trolley blu a pois bianchi con cui non era più rientrata.

Ma quella dell'occultamento del cadavere era anche un'ammissione per un reato molto più grave rispetto all'omicidio di un neonato. Gli investigatori hanno cercato il cadavere per due mesi senza riuscire a trovarlo: sono state analizzate due tonnellate di immondizia, ma della valigia nessuna traccia.

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Questo particolare, cioè la mancanza del corpo, è stato usato dall'avvocato della donna per tentare di rintuzzare le accuse del Crow prosecution service, la procura reale.

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