Federconsorzi rilancia gli steward in spiaggia

Jesolo. Il presidente Cattai vuole riportare il servizio dal prossimo anno «Lo abbiamo inventato noi e ora viene sfruttato da altre località balneari»

JESOLO. Steward in spiaggia, progetto da riproporre la prossima estate. Erano clamorosamente nati a Jesolo per il controllo delle spiagge concessionate, collaborando con le forze di polizia, e altrettanto clamorosamente dopo l’estate 2013 erano sprofondati nel dimenticatoio dopo che il Comune aveva deciso di puntare su altro, soprattutto sul potenziamento della polizia locale. Il progetto, con i 50 giovani distribuiti tra i consorzi di gestione arenili, era costato 330 mila euro, dei quali 130 mila dal Comune e i restanti dalla Federconsorzi del presidente Renato Cattai.

Non mancarono polemiche e discussioni sulle loro funzioni e limiti, ma certo, al di là di qualche episodio di tensione, avevano ottenuto dei risultati concreti in termini di lotta all’abusivismo commerciale. Oggi c’è chi li esalta e li rilancia, ma non a Jesolo. Nei mesi estivi il vice capo della polizia, Fulvio Della Rocca, ne ha esaltato l’efficacia, pur con regole certe e campi d’azione definiti.

Era lui il questore di Venezia ai tempi in cui Jesolo lanciava il progetto di controllo in accordo con il dirigente del commissariato, l’allora vice questore aggiunto Mario Argenio. Un’idea tutta jesolana che quest’estate è stata valorizzata invece in altre spiagge italiane, ad esempio in Liguria e altre città balneari che hanno pensato di riproporli.

Ora il presidente dei consorzi jesolani Cattai, torna alla carica: «Dobbiamo rilanciarli e crederci tutti perché siamo stati noi gli ideatori e promotori». In realtà l’amministrazione comunale sta pensando ad altre strade da intraprendere, oltre il potenziamento della polizia municipale. È di queste settimana la proposta di inserimento, a esempio, dei carabinieri in pensione dell’associazione dei militari dell’Arma, impiegati inizialmente sulle strade e le piazze del lido, ma pronti poi ad allargarsi anche sulle spiagge.

«E perché non considerare entrambi?», si chiede il presidente della Federconsorzi Cattai, «un progetto non esclude certo l’altro. Non possiamo non rilevare che oggi importanti spiagge della Liguria e di altre regioni li stanno proponendo sugli arenili o hanno in animo di farlo. Il vice capo della polizia Della Rocca ne ha parlato pubblicamente alcuni mesi fa ricordando l’importanza del servizio, visto che assieme a lui e al dottor Argenio del commissariato di Jesolo lo avevano organizzato con profitto. Certo ci sono dei correttivi da fare, delle innovazioni da studiare, ma Jesolo è stata la prima anche in questo progetto degli steward e il prossimo anno, nell’estate 2016, siamo intenzionati a riproporlo».

Giovanni Cagnassi

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