«Federalismo e costi standard sono le nostre sfide»

«Lavorare su federalismo fiscale, costi standard e allentamento del patto di stabilità». A tracciare il percorso-sfida del Governo insieme agli enti locali per i prossimi mesi è stato ieri a Mirano...
Campagna elettorale politiche 2013 - Walter Veltroni al teatro Toniolo a Mestre - nella foto Michele Mognato, segr. prov. PD
Campagna elettorale politiche 2013 - Walter Veltroni al teatro Toniolo a Mestre - nella foto Michele Mognato, segr. prov. PD

«Lavorare su federalismo fiscale, costi standard e allentamento del patto di stabilità». A tracciare il percorso-sfida del Governo insieme agli enti locali per i prossimi mesi è stato ieri a Mirano il sottosegretario all’Economia e Finanze con delega al federalismo fiscale Pierpaolo Baretta. Baretta è intervenuto all’assemblea degli amministratori locali promossa dal Pd di Venezia, dove si è parlato proprio di federalismo, legge di stabilità e patto di stabilità interno. Riflettori puntati in particolare sulla nuova manovra: «La legge di stabilità non solo non prevede alcun taglio ai comuni, ma ha stanziato un miliardo per allentare il patto di stabilità», afferma Baretta, che così spiega ai sindaci quali saranno le novità per i comuni. «È un provvedimento importante, i sindaci potranno utilizzare liberamente queste risorse per investimenti, mi auguro in particolare per la manutenzione delle scuole e la cura del territorio», prosegue il sottosegretario, «la riforma del patto di stabilità deve andare avanti insieme alla definizione dei fabbisogni standard». Un percorso non facile, come riconosciuto da tutti i sindaci del Pd del veneziano presenti all’incontro. «Un altro miliardo», ha aggiunto Baretta, «è stato stanziato per far sì che la nuova tassa sui servizi che sostituisce l’Imu sulla prima casa e la Tares, non comporti un aumento di tasse, ma le riduca. Mi rendo conto che quando si parla di nuove tasse tutti si preoccupano, ma va respinto l’allarmismo ingiustificato, alimentato dalla diffusione di dati che non tengono conto né del miliardo stanziato né dell’aliquota massima del 2,5, ben inferiore all’aliquota base dell’Imu che era il 4 per mille. Questo consentirà ai comuni di decidere con responsabilità a favore dei cittadini. È l’inizio di un percorso di riforma della tassazione locale e la service tax è un primo tassello in questa direzione». Per il sindaco di casa, la miranese Maria Rosa Pavanello: «Una piccola apertura c’è, ma bisogna arrivare a partire dai fabbisogni di ogni singolo comune per parlare di vero federalismo fiscale. Enti virtuosi come il nostro non possono accettare tagli che per troppi anni sono stati solo lineari, che penalizzano ingiustamente i cittadini e i servizi. Vanno reintrodotti anche nella tassazione i concetti di efficienza e efficacia». Baretta ha parlato anche di Mose: «La legge di stabilità rifinanzia il sistema fino al 2017 per consentire non solo la conclusione dei lavori, ma anche la prima manutenzione».

Filippo De Gaspari

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