Febbre del Nilo, tre casi in città. Salgono a 19 le persone colpite

All’Ospedale dell’Angelo tre pazienti con il virus, le loro condizioni sono in via di miglioramento Enzo Raise, primario di Malattie infettive: massima attenzione da parte di tutta la rete sanitaria
Di Simone Bianchi
This close-up view of a Culex tarsalis mosquito resting on human skin, shows the dark-scaled proboscis which has a broad median white band. ....Other identifying characteristics include white scales around the joints of its tarsi, a line of white scales along the tibia and femur, and two silver dots on its scutum. The epidemiologic importance of C. tarsalis lies in its ability to spread Western Equine Encephalitis (WEE), St. Louis Encephalitis (SLE), and California Encephalitis, and is currently the main vector of West Nile virus in the Western United States... ..Date: 2005..Content credits: / xxxxx..Photo credit: James Gathany..Image storage: xxxxxxxxxxxxx..Support File: CD_120_DH/ 005....URL: http://www.cdc.gov/ncidod/dvbid/westnile/..URL Title: CDC – Division of Vector-Borne Infectious Diseases – West Nile Virus.. - LA ZANZARA CULEX A sinistra, l'insetto identificato come principale vettore del virus A destra, una cellula infettata
This close-up view of a Culex tarsalis mosquito resting on human skin, shows the dark-scaled proboscis which has a broad median white band. ....Other identifying characteristics include white scales around the joints of its tarsi, a line of white scales along the tibia and femur, and two silver dots on its scutum. The epidemiologic importance of C. tarsalis lies in its ability to spread Western Equine Encephalitis (WEE), St. Louis Encephalitis (SLE), and California Encephalitis, and is currently the main vector of West Nile virus in the Western United States... ..Date: 2005..Content credits: / xxxxx..Photo credit: James Gathany..Image storage: xxxxxxxxxxxxx..Support File: CD_120_DH/ 005....URL: http://www.cdc.gov/ncidod/dvbid/westnile/..URL Title: CDC – Division of Vector-Borne Infectious Diseases – West Nile Virus.. - LA ZANZARA CULEX A sinistra, l'insetto identificato come principale vettore del virus A destra, una cellula infettata

Tre nuovi casi di febbre del Nilo sono in queste ore all’attenzione dei medici dell’Ospedale dell’Angelo. Ad esserne affetti sono altrettanti mestrini colpiti due settimane fa dal virus attraverso la puntura delle zanzare comuni (genere Culex) e che, da una dozzina di giorni, sono in cura per debellare il problema. Due sono anziani che soffrono già di patologie piuttosto serie, tanto che il virus in forma acuta avrebbe anche potuto aggravarne pesantemente le condizioni, mentre il terzo paziente è un giovane che è stato ricoverato con fenomeni in pregresso, ma che resta tuttavia in cura per evitare sorprese. «Il loro quadro clinico è complessivamente in via di miglioramento e non sono in pericolo», precisa il dottor Enzo Raise, direttore dell’Unità operativa di Malattie Infettive e Tropicali. «Tuttavia, il decorso può essere piuttosto lungo e non vogliamo lasciare nulla al caso»

. Con questi tre casi emersi nella zona di Marghera e Mestre sale a 19 il numero complessivo di quelli riscontrati nelle ultime settimane a cavallo tra le province di Venezia e Treviso: in particolare a Treviso, Oderzo, San Donà, Concordia, Pramaggiore, Fossalta, Spinea, Mira e Dolo.

«La zona insulare e il centro storico al momento non hanno fatto registrare alcun caso, però abbiamo notato come i tre casi siano a ridosso di zone dove già altri se ne sono manifestati», segnala il primario. Il virus viene trasportato dagli uccelli migratori e colpisce in particolare i cavalli. Poi le zanzare, dopo aver punto questi ultimi ed essersi infettate, trasmettono il virus all’uomo con una nuova puntura. Virus che non ha altri vettori, quindi è impossibile la trasmissione da uomo a uomo come accade invece per la normale influenza di stagione.

«Al 3 settembre scorso la situazione vedeva 6 casi in forme che hanno colpito il cervello, 5 con effetti in forma moderata e 5 con la scoperta del virus nel sangue dopo le visite fatte da donatori», prosegue il dottor Raise. «Sia ben chiaro: non siamo di fronte a una situazione allarmante, semplicemente c’è la massima attenzione da parte dei medici, compresi quelli di famiglia, pronti a segnalare eventuali nuovi casi. Il virus si manifesta con forti mal di testa e dolori muscolari, e febbri prolungate, quindi è facile da individuare. In genere solo l’1 per cento dei casi viene colpito al cervello, il 10 ha manifestazioni simili alla normale influenza e nel restante dei casi non accade magari nulla».

La soglia di attenzione scatta quando in un determinato territorio si supera il livello dello 0,50 della popolazione che viene infettata, e questo in alcune zone è già accaduto, tanto che l’Ufficio Igiene e il Comune sono già corsi ai ripari con interventi di disinfestazione straordinaria. «In alcune parti del nostro territorio possono vivere anche 8-15 mila esemplari di zanzare per chilometro quadrato», conclude il primario. «Il consiglio che do a tutti è di utilizzare le pastiglie larvicide acquistabili in farmacia per i tombini nei giardini e mettere piccoli pezzi di filo di rame nei sottovasi per difendersi dalla proliferazione dell’insetto».

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