Favaro Veneto, giovane papà ucciso da una malattia

Gianluca Zambelli, 37 anni, lavorava all’Alì di via Altinia. Domani il funerale sarà celebrato dal vicario episcopale  

FAVARO VENETO.  Una malattia fulminante, di quelle che arrivano all’improvviso e non lasciano spazio alle speranze, ha spento per sempre in poco più di un mese il sorriso di Gianluca Zambelli, 37 anni, papà di due bimbi, e dipendente dell’Alì di Favaro.

Fino a un mese fa Gianluca andava a prendere i figli ai centri estivi dell’asilo parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo. Poi all’improvviso la socperta della malattia.

In tantissimi ieri hanno inondato la pagina Facebook di Favaro di condoglianze e ricordi, e c’è chi non voleva crederci, chi sperava che si trattasse di un’altra persona. La notizia della morte del giovane è stata un fulmine a ciel sereno per le tante persone, a partire da quelle a lui più vicine, che con lui hanno condiviso pezzi di vita, hobby, serate con gli amici prima e con i figli dopo. Gianluca lavorava da molti anni all’Alì, che a Favaro è un’istituzione. Prima al centro commerciale La Piazza, poi quando è stato aperto il grande iper di via Altinia, si è spostato nel nuovo punto vendita, per questo in tantissimi lo conoscevano e lo vedevano ogni giorno, sempre gentile, disponibile, con il sorriso sulle labbra e una parola buona. A piangerlo sono i colleghi, che ancora non se ne capacitano, dal primo all’ultimo, e che adesso vorrebbero fare qualche cosa per far tornare indietro il tempo e alleviare lo strazio dei famigliari.

«Sono rimasto senza parole. Il tuo sorriso e la tua gentilezza resteranno per sempre impressi nella mia mente» lo ricorda un amico. «Proteggi i tuoi bimbi e la tua donna, mi mancherà il tuo lato positivo nella vita, insegna l'amore che provavi verso tutti». Sono tantissimi anche i clienti per i quali Gianluca era diventato un volto al quale ci sia abitua, quasi un membro della famiglia. E molti, ieri, forse scossi dalla notizia, hanno manifestato la volontà di chiedere all’ipermercato di tenere chiuso, in segno di lutto verso il dipendente o almeno di abbassare le saracinesche durante il funerale. Dal canto suo Alì ha fatto sapere che parteciperà all’ultimo saluto a Gianluca Zambelli, che si terrà domani alle 9 nella chiesa di San Pietro Apostolo in piazza Pastrello.

«Ricordo le parole gentili che rivolgeva sempre a mio padre chiamandolo per nome e le borsettine per il pane che gli sporgeva» scrive una cliente. Il funerale verrà celebrato da don Danilo Barlese, nuovo parroco di Caorle per anni parroco a Carpenedo e già vicario episcopale, assieme ai sacerdoti della comunità di Favaro. Anche il presidente della municipalità, Marco Bellato, ha espresso il suo cordoglio. «Ci sono giorni pieni di vento, ci sono giorni pieni di rabbia, ci sono giorni pieni di lacrime e poi ci sono giorni pieni d’amore che ti danno il coraggio di andare avanti per tutti gli altri giorni» si legge nell’epigrafe davanti alla quale adesso tutti si fermano. Per volere della famiglia, i fiori saranno trasformati in offerte.
 

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