Farmaci nocivi a Venezia, il blitz: la Guardia di Finanza ne sequestra duemila
Si tratta di medicine non testate dalle competenti autorità farmaceutiche. Avrebbero potuto causare ictus, infarti, disfunzioni epatiche e ipertensione
VENEZIA - I finanzieri della Compagnia di Tessera (Venezia), in collaborazione con i funzionari dell'Ufficio Doganale dell'aeroporto veneziano Marco Polo, hanno sequestrato oltre 2.000 farmaci tutti sprovvisti delle previste prescrizioni mediche e delle autorizzazioni all'importazione, provenienti in larga misura dalla Gran Bretagna. L'attività di analisi e selezione dei passeggeri ha permesso di sequestrare pillole dell'amore, fiale anticalvizie e sostanze dopanti, tutti prodotti molto ricercati dal mercato e per i quali è obbligatoria la prescrizione medica. Farmaci che costituiscono un potenziale grave rischio per la salute degli assuntori, in quanto non testati e non approvati dalle competenti autorità farmaceutiche nazionali, europee ed internazionali.
Tra i principi attivi contenuti nei farmaci sequestrati spiccano il tadalafil, il sildenafil, il vardenafil che avrebbero trovato impiego nella cura della disfunzione erettile; il minoxidil, che riduce o arresta la caduta dei capelli, favorendo, in alcuni casi la ricrescita (almeno temporanea) degli stessi; il metenolone enantato, lo stanozololo, il trenbolone, il nandrolone, il primobolon, tutti steroidi anabolizzanti, molto ricercati per migliorare le performance sportive.
In base ai principi attivi presenti, i farmaci avrebbero potuto causare gravissime patologie quali ictus, infarti, disfunzioni epatiche ed ipertensione, fino a diventare letali.
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