Farmaci negli ospedali sarà sciopero a oltranza
Sarà sciopero a oltranza per il personale addetto alla distribuzione di farmaci e altri materiali di magazzino negli ospedali e strutture distrettuali della Asl 12. La Filt-Cgil di Venezia ieri è stata al fianco dei tredici lavoratori impiegati con la cooperativa Storage, nel contesto dell’appalto che lega l’azienda sanitaria veneziana alla Zanardo Servizi Logistici, e che hanno attuato la prima giornata di sciopero manifestando davanti all’ingresso degli ospedali dell’Angelo e Civile. Una protesta pacifica che se in campo Ss Giovanni e Paolo a Venezia si è limitata al presidio e al volantinaggio, nella rotatoria che dà accesso all’Angelo in più momenti ha visto gli addetti fermare le auto e gli autobus in transito. «A distanza di quasi un anno non abbiamo alcuna novità sostanziale per i tredici addetti di questo servizio», argomenta Marcello Salbitani della Filt-Cgil di Venezia. «Un affidamento temporaneo per questo servizio che si protrae nel tempo senza alcuna certezza, con lavoratori che addirittura sono finiti in cassa integrazione in deroga. Non c’è alcuna garanzia per questa gente e guarda caso in cassa integrazione c’è finita anche la sola donna in servizio. Se siamo di fronte a una situazione del genere lo si deve anche al fatto che in Italia manca una legge chiara sugli appalti».
Il servizio offerto per l’Asl 12 riguarda distribuzione e approvvigionamento di medicinali ma anche tutti quei materiali fondamentali come filo da sutura o valvole cardiache. «Prodotti depositati in un magazzino di Caerano San Marco e che, quando serve, vengono portati in ospedali e ambulatori affinché non manchi nulla a medici e infermieri», aggiunge il sindacalista. «Chiediamo un incontro alla Zanardo perché la riteniamo interlocutore di questa situazione che si è andata creando, mentre non abbiamo nulla contro l’Asl 12 che, anzi, lo scorso anno fu fondamentale nel riuscire a risolvere altre questioni spinose che riguardavano i lavoratori».
Interpellati sulla vicenda, dalla Zanardo affermano che «qui nessuno vuole lasciare a casa i dipendenti che abbiamo a cuore, ma non siamo noi responsabili di quanto accusa il sindacato. Questo sciopero è una forzatura che possiamo comprendere ma che riteniamo impropria nei nostri confronti. La cooperativa che gestisce il servizio è impegnata nel far lavorare il maggior numero di persone, ma attualmente mancano commesse, e ci auguriamo che possano a breve arrivarne di nuove per impiegare tutti coloro che sono in esubero».
Ma Salbitani ieri sera è stato chiaro: «Nessuno ha risposto al nostro appello e quindi si andrà avanti con uno sciopero a oltranza. Abbiamo visto altre persone al lavoro per consegnare i materiali al posto di chi protestava. Speriamo che intervenga l’Asl 12 per dirimere una situazione che non può più proseguire in questo modo».
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