Farmaci inviati a un reparto finiscono in quello sbagliato
PORTOGRUARO. Farmaci di uno specifico reparto trasferiti al piano sbagliato. Mail cariche di “fuoco” nelle parole indirizzate ai vertici. Il consigliere comunale di Centrosinistra più avanti, Vittoria Pizzolitto, sembra avere scoperto il vaso di Pandora, presentando un’interrogazione consiliare sui disagi provocati dall’accentramento del magazzino sanitario, che di fatto priva l’ospedale di Portogruaro del magazzino farmaceutico. La pensa diversamente il direttore generale dell’Usl 4, Carlo Bramezza: «L’unica verità è l’unificazione del magazzino economale e farmaceutico all’ospedale di San Donà, per migliorare la logistica e la gestione degli acquisti, tutto il resto sono strumentalizzazioni che creano solo allarmismi ingiustificati, dato che l’ospedale di Portogruaro non è mai andato così bene». Il dg ammette però che qualche disagio c’è stato: «Va da sé che la novità richiede un breve e fisiologico periodo di assestamento ed è ovvio che il personale del magazzino di Portogruaro sia stato trasferito in quello di San Donà, tuttavia la distribuzione dei farmaci è rimasta invariata». Come in precedenza la distribuzione diretta dei farmaci, in ospedale, avviene con un farmacista due giorni la settimana: il lunedì e il mercoledì; va inoltre tenuto conto che questa riguarda una minima parte dei farmaci distribuiti dall’azienda in quanto la stragrande maggioranza viene erogata dal distretto sanitario nell’ex silos.
Sul “depotenziamento dell’ospedale” reso evidente dalla consigliera comunale, la posizione dell’Usl 4 è chiara. L’organizzazione della Cardiologia risale a tre anni fa: previsto a Portogruaro il mantenimento dell’attività ambulatoriale e dell’attività di elettrofisiologia anche con ricovero breve, e nella Medicina con 4 posti letto monitorati. Nulla è stato trasferito a San Donà relativamente a Neurologia e Psichiatria. «Non viene detto, e sarei curioso di capirne il motivo», conclude il dg, «che all’ospedale di Portogruaro sono state trasferite le attività di Urologia, di Orl, ed è stata attivata la nuova unità di Chirurgia vascolare. L’attività chirurgica di Portogruaro ha ottenuto nel 2017 numeri da record e nel 2018 gli accessi stanno continuando ad aumentare. Entro l’anno verrà investito 1 milione di euro per creare la nuova Day Surgery al primo piano. Vogliono continuare a parlare di depotenziamento? Io credo che l’effetto di queste illazioni sia solo quello di creare una diffusa preoccupazione, oltre che declassare una sanità e il lavoro di tante persone che invece hanno rilanciato la struttura».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia