Fanno esplodere una villetta appena venduta all’asta

CAMPOLONGO. Mettono una bombola del gas all’interno di una casa venduta all’asta e la fanno saltare in aria. Ingenti i danni, diverse decine di migliaia di euro, notevole l’incendio che si è sviluppato. Tutto è capitato la scorsa notte in via Fratelli Cervi a Campolongo Maggiore al civico 16, nell’ex proprietà di un imprenditore agricolo della zona. La casa e il capannone annesso erano stati venduti all’asta da una settimana, il vecchio proprietario aveva dovuto andarsene dalla casa per volontà del nuovo acquirente. L’imprenditore agricolo, L.C., molto conosciuto sia a Lova di Campagna Lupia che a Bojon di Campolongo, aveva perso la casa ancora una decina di anni fa, a causa di debiti ma solo da pochi giorni aveva dovuto lasciarla definitivamente.
Nella notte fra domenica e lunedì è successo però l’imprevedibile. Alcuni sconosciuti sono entrati all’interno dell’abitazione a due piani che si trova in una strada di confine fra Campagna Lupia e Campolongo Maggiore e hanno piazzato una bombola del gas con innesco a distanza. La bombola è stata posta al primo piano della casa e poi fatta esplodere. Il frastuono è stato udito a quasi un chilometro di distanza, nonostante la casa si trovi in piena campagna.
Dalla casa hanno cominciato ad uscire un grande fumo e le fiamme. I vicini hanno subito chiesto l’aiuto dei pompieri e dei carabinieri. Sul posto sono arrivati così i vigili del fuoco dalla caserma di Mira, che si sono subito messi al lavoro per spegnere le fiamme. L'intervento di messa in sicurezza dell'edificio è durato tre ore. Sono arrivate sul posto anche ambulanze, ma in poco tempo ci si è reso conto che la casa era disabitata. I pompieri e i carabinieri hanno capito immediatamente che l’esplosione e l’incendio in atto erano chiaramente di natura dolosa. Hanno trovato forzate le porte e hanno trovato anche l’innesco della bombola del gas.
L’esplosione ha letteralmente divelto le porte della casa e del garage, abbattuto muri divisori interni e le fiamme hanno divorato diversi locali a pianterreno.
Subito sono scattate le indagini dei carabinieri della Compagnia di Chioggia e della stazione di Campagna Lupia. Le indagini dei militari sono a 360 gradi. Anche l’ex proprietario della casa è stato sentito dai militari dell’Arma ieri mattina. L’immobile è stato posto sotto sequestro alla magistratura.
Non è la prima volta che casi del genere si verificano in zona. Il caso più clamoroso è capitato nel settembre scorso a Campagna Lupia, quando Livio Andreato, un artigiano di 47 anni, si è suicidato sparandosi al petto con un fucile da caccia. L’uomo, ex imprenditore che aveva visto la sua ditta fallire, era in forte difficoltà economica. Andreato, prima di spararsi, aveva cercato di far saltare in aria una casa vuota, un tempo di proprietà dei genitori, che era stata ceduta come garanzia per un suo debito insoluto.
Il suo caso aveva sollevato molto clamore in tutta la Riviera del Brenta.
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