Famiglia va al ristorante e arriva con l’elicottero

SOTTOMARINA. «Cara, che ne dici di andare a mangiare un po' di pesce, a Sottomarina, domani?». «Mi piacerebbe molto, caro. Ma non sarà un problema, poi, tornare? Di domenica pomeriggio a Sottomarina c'è sempre la coda in uscita». «Ma noi non andiamo in macchina. Prendiamo l'elicottero. Ho un amico che mi fa atterrare. E portiamo anche i bambini».
Sarà stato, forse, di questo tipo lo scambio di battute tra marito e moglie. Ma, di sicuro, domenica scorsa, un quartetto formato da un uomo, una donna e due bambini è arrivato a Sottomarina su un elicottero che è atterrato sul parcheggio dell'Incoop di Sottomarina, accanto a campo Cannoni. Una “esibizione” che non è passata inosservata, tanto che qualcuno l'ha anche ripresa e il video è stato, poi, postato sul blog chioggiaazzurra. Infinite le domande che si sono rincorse in rete sulla vicenda: ma si può atterrare, così, in città? Perché l'hanno fatto? E chi erano costoro?
Per atterrare su un'area privata, come in questo caso, basta l'accordo del proprietario dell'area stessa e il rispetto delle distanze dalle case. Qui, in realtà, i proprietari sono due: la Coop Adriatica e la Rico Carni, che gestisce la macelleria annessa al supermercato. «Non siamo stati informati preventivamente», riferiscono dall'ufficio stampa della Coop, «ma non ce n'era necessità. Sappiamo che si tratta di accordi con il nostro partner commerciale». E, infatti, Marco Boscolo, ad della Rico Carni, conferma: «È un amico», dice, «ci ha chiesto un aiuto per trascorrere mezza giornata a Chioggia e, ben contenti, gli abbiamo detto che poteva usare il parcheggio. Di domenica è chiuso ed è recintato, quindo non ci sono rischi». La famigliola è atterrata, verso le dodici e mezza, e si è diretta verso il centro, a piedi. Verso quell'ora, un gruppo marito, moglie e due figli, maschietto e femminuccia, è entrato al rinomato ristorante Garibaldi.
«Una coppia distinta e simpatica», racconta il titolare del ristorante, Nelson Meneghello, «anche i bambini erano educati. Parlavano in italiano, senza accento, e hanno anche scherzato con il personale. Hanno mangiato granseole, spaghetti all'astice e fritto misto, gli adulti, risotto di pesce e rombo al forno i piccoli. Hanno speso circa 200 euro e, verso le tre, se ne sono andati». Ma chi fossero i quattro, per ora, resta un mistero: «Ci ha chiesto riservatezza», dice Marco Boscolo, «e noi rispettiamo la sua privacy».
Diego Degan
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