Famiglia sfrattata «Non abbiamo i mezzi per aiutarli»
TORRE DI MOSTO. Sfratto in arrivo per una famiglia marocchina in via 2 Giugno 13/a. Il sindaco Camillo Paludetto allarga le braccia: «Non ci sono possibiltà di intervenire». Nel feudo leghista, il cui sindaco è anche presidente della Conferenza dei primi cittadini del Veneto Orientale, la questione viene affrontata di petto e senza sconti, pur con il rischio di sollevare un dibattito acceso in tutto il territorio. Mamma e papà hanno oltretutto appena avuto una bambina, di un mese, e chiedono aiuto, non trovando altra soluzione. In questi casi, spesso, viene a mancare anche quella rete di parentele o amicizie che potrebbe fare la differenza almeno nell'immediato. «Mio marito non lavora», spiega la donna, «non abbiamo soldi per pagare l'affitto e non sappiamo dove andare. Abbiamo chiesto una casa in affitto e nessuno ce la vuole dare».
Una situazione estremamente difficile, ma il Comune mantiene un atteggiamento piuttosto distaccato. «Il casi è seguito dai servizi sociali», spiega il sindaco Paludetto, «purtroppo parliamo di famiglie che arrivano in Italia senza avere certezze, lavori, punti di appoggio. Non si può pensare di vivere qui vendendo asciugamani in spiaggia. Noi non abbiamo case a disposizione e il privato, legittimamente ha mandato lo sfratto a chi non paga l'affitto. Mi pare sia stato già rinviato più volte. La crisi sta colpendo anche le nostre famiglie che quasi mai vengono a chiedere aiuto. Gli uffici dei servizi sociali sono pieni di stranieri che chiedono aiuto, quando in altri paesi non sarebbero nemmeno potuti entrare. Non ci sono più le risorse per aiutarli». (g.ca.)
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