Famiglia sfrattata a Marghera
MARGHERA. Un nuovo sfratto esecutivo a Marghera, con una famiglia di sei persone, delle quali quattro minorenni lasciate per strada, ripresenta in maniera drammatica un problema che, negli ultimi mesi, ha visto aumentare gli interventi degli ufficiali giudiziari da parte soprattutto di privati proprietari che reclamano mesi di affitto da chi, per motivi vari, non è più in grado di pagare. E il presidente di Municipalità Gianfranco Bettin lamenta l'impossibilità di intervenire direttamente, con i casi spesso lasciati per troppo tempo in mano agli intoppi della burocrazia e un aggravio di spese per l'intera comunità.
Ieri mattina in via Cibraio ancora una volta gli ufficiali giudiziari hanno provveduto allo sfratto esecutivo di una famiglia di sei persone, padre madre e quattro figli ancora minorenni, che si sono così trovati per strada da un momento all'altro. «La prima notte la passeremo in albergo», spiega il padre della famiglia, ex lavoratore per trent'anni in una ditta di trasporto ed ora disoccupato a causa del fallimento della stessa. «Poi non so proprio come potremo andare avanti. Abbiamo chiesto fino all'ultimo assistenza e aiuto alla autorità e ai servizi sociali, ma per noi sembra che non ci siano altre alternative».
L'appartamento precedentemente abitato dalla famiglia è di proprietà privata, ma ancora prima dello sfratto esecutivo il caso era stato seguito dai servizi sociali e dalla Municipalità di Marghera. «Questo è solo un ultimo esempio della situazione di sfratti esecutivi sempre più frequente», commenta il presidente della Municipalità Gianfranco Bettin. «E l'emergenza case non può essere sottovalutata. Purtroppo attualmente non possiamo fare altro che passare le segnalazioni al Comune sperando in un rapido intervento. Se potessimo, avremmo già cercato un appartamento per loro come per altri casi simili».
Massimo Tonizzo
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