Falsifica la targa dell’auto con un pennarello: scoperto

Con la sigla alterata era passato più volte nella Ztl in centro storico. Smascherato dai vigili durante un controllo: vettura sequestrata, lui denunciato
MIRANO:..INSTALLAZIONE NUOVE TELECAMERE IN CENTRO:..8/6/11 LIGHT IMAGE telecamere a mirano
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MIRANO. Circolava con la targa ritoccata a pennarello per eludere i controlli, in particolare quelli degli autovelox e della Ztl in piazza. Ma è stato scoperto dal nucleo polizia stradale della polizia locale del Miranese, diretto da Michele Cittadin: è un miranese di 42 anni che da tempo aveva trovato il sistema per entrare nell’isola pedonale del centro storico oppure sfrecciare davanti ad autovelox e T-red del Miranese ben consapevole che una multa a casa non gli sarebbe mai arrivata: semplicemente perché la targa era camuffata. Aveva ritoccato con un pennarello indelebile nero una lettera, falsificando la targa ed eludendo così i sistemi automatici di lettura.

Ma non l’occhio attento degli agenti dell’Unione del Miranese, che lo hanno smascherato: l’altro giorno, durante un controllo sulle auto in sosta, i vigili hanno notato qualcosa di strano in quella Ford parcheggiata negli stalli a spina di pesce, all’inizio di via Gramsci. A distanza tutto appariva normale, da vicino però si è subito visto che l’auto aveva la targa posteriore taroccata: la C era diventata una O, “chiusa” con un tratto di indelebile nero. Un segno di pregevole fattura, ma non è bastato. Insospettiti, gli agenti hanno subito effettuato un raffronto a distanza, incrociando il numero di targa con i dati del veicolo contenuti nell’archivio della motorizzazione civile e hanno scoperto che quella sigla non apparteneva affatto a quella vettura. Si è scoperto invece che la targa con la “O”, quella camuffata, era stata fotografata più volte dalle telecamere della Ztl in piazza e altri dispositivi elettronici. L’automobilista si era falsificato la targa a mano per poter correre indisturbato, dove e come voleva.

L’auto è stata posta sotto sequestro, l’uomo denunciato con l’accusa di uso di atto falso. Ora per lui si apre un procedimento penale che porterà anche, ma non solo, a una sanzione amministrativa decisa dal giudice. Le indagini della polizia locale proseguono: in particolare per cercare di capire se quello del furbetto di Mirano sia un caso isolato o se ne esistano altri di simili in zona, confrontando magari targhe “lette” ma non riconosciute dai dispositivi automatici dei diversi Comuni.

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