Falsi otto quadri di Guglielmo Ciardi in casa di Carlo Benetton
di Giorgio Cecchetti.
VENEZIA Chissà se Carlo Benetton, uno dei quattro fratelli che con Luciano, Gilberto e Giuliana ha fondato l’azienda tessile e ha lanciato il marchio in tutto il mondo, ha lasciato quegli otto quadri che lui credeva essere di Guglielmo Ciardi appesi alle pareti della sua villa in centro a Treviso. Stando ad una perizia firmata dagli esperti del Centro Matteucci di Viareggio fondato da Giuliano Matteucci, infatti, i dipinti che possiede l’imprenditore trevigiano sono falsi, ma la Procura della Repubblica di Venezia non li ha sequestrati, imponendo però che vi sia un’etichetta in cui si legga chiaramente e in modo indelebile che si tratta di copie e non di opere attribuite a Ciardi anche se compare la sua firma . Matteucci, l’esperto toscano, non ha dubbi che le otte vedute della Laguna di Venezia acquistate da Carlo Benetton siano delle copie e a confortare la sua valutazione estetica esiste anche una perizia tecnica: un chimico avrebbe infatti stabilito che i colori utilizzati contengono sostanze che all’epoca di Ciardi - alla fine dell’Ottocento - ancora non esistevano (in particolare il bianco usato per quei dipinti sarebbe stato messo in commercio soltanto dopo il 1907).
Tutti i particolari nel giornale in edicola e nell’edizione web in abbonamento.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia