Faida tra bande di bikers: botte e feriti
CESSALTO. La violenza che portano nel dna e in tutta la loro estetica è esplosa, brutale, venerdì sera. Una vera spedizione punitiva da parte di una quindicina di motociclisti appartenenti agli Hells Angels ai danni di una banda biker rivale, i Bandidos Venice. Bilancio: tre feriti, uno dei quali con trauma cranico e una vertebra rotta, una ragazza picchiata e rapinata, locale devastato, auto e moto danneggiate. Cornice di questa tempesta di violenza, come nel classico film americano: la sede di una delle due “bande”, in questo caso la “Club House Bandidos Venice” di Cessalto, via Olmi.
Erano una quindicina. Sono entrati in azione poco prima delle 23. Compatti, organizzati, decisi: hanno letteralmente devastato il locale travolgendo tutto e tutti. Erano a volto coperto. Una spedizione punitiva in perfetto stile: calci, pugni, sedie usate come armi. Pochi minuti, ma devastanti. A terra sono rimasti in tre: un trevigiano, un veneziano e un veronese, tutti appartenenti al gruppo dei Bandidos. Il più grave, 33 anni, ha riportato un trauma cranico e la frattura di una vertebra. Altri due, uno di 23 anni e un altro di 58 anni, hanno contusioni in tutto il corpo. Una ragazza di 28 anni è stata picchiata e rapinata: le hanno rubato i soldi dalla borsa. La furia, scientifica, non ha risparmiato il locale né i mezzi parcheggiati all’esterno: auto e moto sono state devastate. «Erano Hells Angels», hanno raccontato le vittime agli investigatori. Inconfondibili.
Moto, giacche in pelle con stemmi d’appartenenza, gerarchia militaresca, tatuaggi tribalmente esposti a rappresentare aggressività. Per molti è solo il corollario pittoresco e innocuo di una passione per la moto. Per altri, invece, è il manifesto di una vita orgogliosamente outlaw, fuorilegge, carica di testosterone, alcol, violenza. Non è chiaro cosa abbia scatenato la furia, venerdì sera. Forse una questione territoriale - argomento sentito e delicato in quel mondo - fra Treviso e Venezia. Forse vecchie ruggini tra “MC”, Motorcycle Club rivali. Forse ancora attriti per la presenza a qualche raduno nell’orbita dell’estrema destra, perché spesso la militanza nera permea l’attività delle frange estreme di questi gruppi. Sulla vicenda indagano i carabinieri, che al momento non escludono alcuna pista e stanno cercando di identificare gli autori del pestaggio. «La rivalità tra i due gruppi è storica, e andare contro gli altri è il loro grido di battaglia», dice il maggiore dei carabinieri Paolo Roberto Crisafi, «le indagini sono in corso».
Un fenomeno di portata mondiale, quello dei bikers. Il gruppo dei Bandidos è stato fondato nel 1966 in Texas da un ex marine veterano del Vietnam. Il simbolo: un panciuto messicano con poncho, sombrero, pistola e machete. Gli Hells Angels sono rappresentati da un teschio umano alato. Insieme agli Outlaws e ai Pagans, Bandidos e Hells Angels fanno parte dei cosiddetti Big Four, ovvero i quattro Moto club più diffusi a livello mondiale. Rivalità storiche, brutali, che hanno portato a dozzine di morti e centinaia di feriti. Un fanatismo che ora si colora di rosso sangue.
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