Faida Braidic, arrestato il capofamiglia

In manette il padre, ai domiciliari due figli. Tutto iniziò alcuni mesi fa per una lite legata a una questione di donne
Di Carlo Mion ; Di Carlo Mion
Conferenza stampa presso i Carabinieri di Mestre in seguito all'arresto di 3 individui sinti a causa di una faida violenta tra clan - nella foto Braidic Manuel
Conferenza stampa presso i Carabinieri di Mestre in seguito all'arresto di 3 individui sinti a causa di una faida violenta tra clan - nella foto Braidic Manuel

Faida del campo sinti, arrestato Gaetano Braidic, 47 anni e i figli Luca e Manuel, rispettivamente di 20 e 21 anni. Gaetano è stato portato in carcere mentre i figli sono agli arresti domiciliari a San Giovanni al Natisone, in provincia di Udine. Tutti e tre sono accusati di aver aggredito e picchiato con dei bastoni, in centro a Favaro il 27 febbraio scorso, Ivanca Brusadin, moglie di Renzo Hudorovich, il capo della famiglia con cui i Braidic sono in guerra. I tre arrestati sono accusati di lesioni aggravate, danneggiamento e violenza privata in concorso. Ad arrestarli i carabinieri della compagnia di Mestre e gli agenti del commissariato di via Ca’ Rossa. Durante la perquisizione sono state trovate una ventina di mazzette di banconote fac simili da cinquanta euro. Solitamente utilizzate per compiere truffe.

La “guerra” tra le famiglie Braidic e Hudorovic sarebbe nata per questioni sentimentali. Uno dei figli di Gaetano si sarebbe invaghito della figlia di Renzo e Ivanca Hudorovic. Ma quando la famiglia del giovane cerca di combinare con fidanzamento e matrimonio si sente rispondere no. E da quel momento inzia la guerra a suon di aggressioni e pistolettate. L’ultimo episodio avviene nel pomeriggio del 26 aprile scorso quando, nel campo sinti di via del Granturco, qualcuno spara ad altezza uomo contro l’auto di Gaetano ritornato nel campo per stare accanto al figlio Massimo, da qualche giorno messo agli arresti domiciliari. Era uscito dal carcere dopo averci trascorso poco più di un anno a seguito della condanna per una serie di truffe e furti commessi assieme al padre.

Dal novembre dello scorso anno le forze dell'ordine hanno registrato diversi episodi di violenza e danneggiamento. I primi avvenuti subito dopo l'episodio dove qualcuno sparò, oltre venti colpi di pistola, vicino al campo. Successivamente venne danneggiata la casetta di cui è intestataria del contratto d'affitto con il Comune la moglie di Romeo Hudorovic, il capo dell'omonima famiglia. Vennero spaccate porte e finestre. Qualche settimana dopo venne distrutta l'auto di Hudorovic. Dagli elementi raccolti dagli investigatori, fin da subito si collegò gli episodi a degli screzi tra le due famiglie.

Gaetano Braidic, da poco, era uscito dagli arresti domiciliari dopo essere finito nei guai, due anni fa, in seguito all'operazione "Astra" dei carabinieri del Nucleo investigativo di Mestre che hanno individuato gli autori di una serie di truffe e di furti commessi in mezza Italia. Diversi appartenenti alla famiglia di Gaetano - per anni l'uomo è stato il portavoce del villaggio - in seguito a quell'operazione sono finiti in carcere.

Gli episodi che fecero scattare alcuni blitz delle forze dell’ordine nel campo e allarmato polizia e carabinieri sono stati i pestaggi di Romeo Hudorovic e del figlio Bruno. Entrambi sono stati picchiati a sangue e per questo sono ricorsi alle cure dei medici rispettivamente dell'ospedale dell'Angelo di Mestre e del Ca' Foncello di Treviso. Entrambi hanno spiegato ai medici di essere caduti dalle scale e sono stati giudicati guaribili in 20 e 25 giorni. In verità i medici hanno scritto nei referti che i colpi riportati dai due non sono compatibili con una caduta, ma dall'azione di corpi contundenti. Poi venne distrutta l’auto di Romeo. A febbraio ci fu il pestaggio di Ivanca Brusadin. Dopo i pestaggi qualcuno decise di usare le armi. Per il momento carabinieri e polizia hanno calmato le acque. Da quanto si sa alcuni componenti delle due famiglie si sono resi conto di essere andati oltre.

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