Fabrizio Tamburini è il “veneziano dell’anno”

VENEZIA. «Dimostrare che la luce avanza a "vortice" come un fluido è una grande scoperta scientifica della quale essere orgogliosi, dalle molte, importanti applicazioni pratiche, nel campo della televisione, della telefonia, della medicina. Farsi scappare uno scienziato così sarebbe da imbecilli: costringere gente tanto preparata ad andare all'estero per fare ricerca e trovare applicazione alle proprie scoperte è da paese sottosviluppato come tende sempre più ad essere l'Italia. Auguro a Fabrizio Tamburini di riempirsi di soldi con questa sua importante scoperta». Arriva via video dalla scienziata-simbolo d'Italia, Margherita Hack, il riconoscimento più affettuoso allo scienziato veneziano - per anni ricercatore precario all'Università di Padova a 1400 euro al mese, da poco imprenditore in proprio - che ieri è stato omaggiato del premio di "Veneziano dell'anno" dall'associazione Settemari, «per la geniale scoperta, come scienziato astrofisico, della vorticità delle onde elettromagnetiche-fusilli luminosi, raggiungendo nel mondo accademico fama internazionale, significativo esempio di riferimento culturale ed etico della nostra città che onora con coraggio e dedizione». «Per quest'anno non vado via, se va tutto come spero vada, resto. Poi vedremo», si schermisce Tamburini, che ha ricevuto offerte dai laboratori e le università di mezzo mondo, ma che per ora scommette ancora sull'Italia, anche se scaramanticamente non dice nulla sui contatti-contratti in via di definizione per l'applicazione pratica della sua scoperta. Gremite le Sale Apollinee del Teatro La Fenice nel corso della cerimonia, presenti il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e il sindaco di Padova Flavio Zanonato.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia