Fa i complimenti a una donna rissa alla fermata dell’autobus
SPINEA. Zuffa furibonda di primo mattino alla fermata dell’autobus. È successo ieri, poco prima delle 7, in pieno centro a Spinea, davanti agli occhi sbigottiti di decine di pendolari che si stavano recando al lavoro o a scuola.
Protagonisti tre giovani, uno dei quali, un tunisino di 28 anni, senza fissa dimora, è finito in ospedale a Mirano con ferite profonde e contusioni al volto. Ne avrà per almeno una settimana.
Gli altri due coinvolti sono un trentenne e una ragazza, di 31 anni, entrambi italiani, incensurati, residenti nel trevigiano. I tre, a quanto pare, si conoscevano già, da chiarire se avessero anche qualche conto in sospeso.
A scatenare il parapiglia sembra essere stato l’apprezzamento, forse eccessivo e sicuramente non gradito del tunisino verso la donna, a quanto pare legata sentimentalmente al giovane trentenne e che l’italiano avrebbe cercato di difendere. Ne è nata una colluttazione, avvenuta a pochi metri dalla frequentata fermata dell’Actv del centro di Spinea, tra la chiesa dei Santi Vito e Modesto e il cavalcavia del Graspo de Ua, in via Roma, direzione Mestre.
Un confronto partito con parole grosse e urla, ma degenerato ben presto in spintoni, schiaffi, calci e pugni. Uno di questi ha raggiunto diritto al volto il ventottenne tunisino, ferendolo e riducendolo a una maschera di sangue. L’uomo avrebbe anche tentato di chiedere aiuto suonando a un campanello dei condomini di via Roma, poi però sarebbe stato raggiunto dal rivale. Tutto davanti a decine di testimoni che a quell’ora erano ad attendere l’autobus per Venezia. Qualcuno, temendo il peggio, ha subito chiamato i carabinieri, che hanno raggiunto il teatro della zuffa con due pattuglie da Spinea e Mestre, nel tentativo di separare i due rivali.
Sul posto anche un’ambulanza del Suem di Mirano, con i sanitari che hanno faticato non poco per calmare gli animi accesi dei due litiganti e trasportare il ferito all’ospedale. Qui i medici gli hanno riscontrato ferite e contusioni guaribili in sette giorni. Danneggiata durante il parapiglia anche un’auto che si trovava in zona, leggermente ammaccata dai due rissosi, sporcate di sangue anche altre vetture.
Il tunisino e i due trevigiani sono stati identificati dai carabinieri, in attesa magari che qualcuno formalizzi eventuali denunce di parte per lesioni. La situazione è tornata alla normalità dopo l’intervento delle forze dell’ordine e l’allontanamento dei contendenti, quand’erano ormai quasi scoccate le 8.
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