Fa discutere la mappa sociale di Mestre

MESTRE. Una mappa sociale di Mestre dove se succede qualcosa occorre guardare a piazza Ferretto, dove chi abita in viale San Marco è un veneziano e se sta verso San Giuliano è un "veneziano più povero" mentre chi va oltre a Zelarino è in campagna. Il parco Albanese segnato in rosso come "Droga", indicazione che ritroviamo anche verso via Trento e il parco Piraghetto, e tra stazione e Marghera. Chi abita alla Gazzera si ritrova indicato come "fuoriuscito" mentre i "rassegnati" sono quelli che vivono tra via Cappuccina e via Piave.
Sono alcuni dei toponimi della Mestre rivista in una mappa sociale pubblicata da Luisa Bonifacio sul gruppo di "Mestre mia". L'avvertimento per tutti era chiaro: si tratta di un gioco " da non prendere sul serio" ma ovviamente la toponomastica rivista in chiave sociale, legata alla vita delle zone di Mestre, fa discutere e finisce anche con il dividere. Perché il campanilismo è ancora vivissimo in terraferma.
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