Ezio Bosso, musica senza barriere

Il pianista e compositore dopo la commovente esibizione sul palco dell'Ariston:  «Mi fa strano aver avuto tutto questo successo. Grazie per i messaggi che mi avete mandato: risponderò a tutti»
Italian musician Ezio Bosso performs on stage during the Sanremo Italian Song Festival at the Ariston theater in Sanremo, Italy, 10 Februaty 2016. The 66th Festival della Canzone Italiana runs from 09 to 13 February. ANSA/ETTORE FERRARI
Italian musician Ezio Bosso performs on stage during the Sanremo Italian Song Festival at the Ariston theater in Sanremo, Italy, 10 Februaty 2016. The 66th Festival della Canzone Italiana runs from 09 to 13 February. ANSA/ETTORE FERRARI

SANREMO. «Mi fa strano aver avuto tutto questo successo. Grazie per i messaggi che mi avete mandato: risponderò a tutti». Ezio Bosso è ripartito da Sanremo per la Lituania il giorno dopo la sua performance, un concentrato di umanità, coraggio e talento che ha conquistato e commosso profondamente orchestrali, pubblico in sala e a casa. Le sue parole e la toccante esecuzione di “Following a bird” hanno lasciato il segno. Pianista e compositore torinese, 44 anni, è affetto da una malattia neurologica degenerativa (parlando di sè precisa: «Ho una malattia, ma non sono malato») e fino a due giorni fa era forse conosciuto e apprezzato più all’estero che in Italia. La sua agenda è talmente fitta di concerti che Carlo Conti avrebbe voluto averlo nella serata di sabato ma ha dovuto rinunciare all’idea.

Se è stupito per il suo successo personale Bosso non lo è per quello della sua musica, anche nel regno della canzone italiana. «La musica non ha luogo - dice - e può essere portata dovunque».

«Mi ha dato del pazzo per averlo invitato, mentre stavamo entrando sul palco - racconta Conti -. Ecco, se è così, allora vorrei essere pazzo tutta la vita». Il conduttore di Sanremo svela anche i retroscena della presentazione. «Qualche anno fa Bosso è stato operato e quando si è svegliato non sapeva più suonare. Ha dovuto ricominciare. Ma non ho voluto raccontare questo aspetto in diretta. Non volevo dire troppo, non ce n’era bisogno».

Bosso è stato, finora, la vera sorpresa del Festival, il suo lato più umano in un mondo che sembra nutrirsi dell’effimero e dell’apparire. Ha avuto la forza di colpire in modo trasversale l’ampia platea di Sanremo.

La sua esibizione ha regalato il crescendo più emozionante degli ascolti (lo share in 15 minuti è salito di 10 punti). L’hashtag #eziobosso ha dominato per otto ore su Twitter, il suo album “The 12th Room” è diventato primo nella classifica di vendita su iTunes. A rovinare la festa non è riuscito nemmeno il sito di satira Spinoza.it che ha cercato di pungere Bosso sulla pettinatura. È così perché «cerco di pettinarmi da solo», ha risposto il maestro. Spinoza.it ha quindi reso l’onore delle armi: «Ha vinto tutto».<QM>(c. l.)

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