«Expo Venice, lavoratori senza stipendi e futuro»

Sindacati preoccupati per i 22 lavoratori che avanzano i soldi di gennaio e febbraio Da marzo sono stati trasferiti alla società Venezia 4.0 di Umberto Ronsisvalle
Di Gianni Favarato
Padiglione Expo Venice Aquae a Marghera
Padiglione Expo Venice Aquae a Marghera

MARGHERA. Per i 22 dipendenti della società Expo Venice spa di Giuseppe Mattiazzo, passati con un accordo di affitto di ramo d'azienda a Venezia 4.0 di Umberto Ronsisvalle, il futuro è sempre più incerto o addirittura nero come temono molti di loro. «Siamo senza stipendio da mesi», dice un lavoratore che non nasconde la sua angoscia per l'incertezza in cui vive lui e la sua famiglia, «e non abbiamo idea né di quando ci saranno pagati gli arretrati e nemmeno se le due società che si sono accordate per garantirci il posto di lavoro avranno una continuità aziendale e risorse».

Dalla società di Mattiazzo i 22 lavoratori avanzano ancora gli stipendi di gennaio e febbraio scorsi, da Venezia 4.0 - che lunedì prossimo, 10 maggio, dovrebbe accreditare a loro il primo stipendio intero - hanno ricevuto solo le ultime due settimane di marzo a copertura del primo periodo alle dipendenze della società di Ronsisvalle che ambiva di rilevare quella di Mattiazzo. L’immobiliarista è ormai fuori gioco vista l’interruzione delle trattative con la proprietà del padiglione Pala Expo di Marghera da cui Expo Venice spa - con un bilancio in profondo rosso - è stata messa fuori con uno sfratto esecutivo del 26 aprile scorso. «Eravamo preoccupati per la sorte di questi lavoratori e per questo abbiamo chiesto un incontro al commercialista Michele Cardillo che rappresenta la società Venezia 4.0 e che ha firmato con Expo Venice spa un accordo di affitto di ramo d'azienda con il conseguente trasferimento del personale sulla base di quanto previsto espressamente dall’articolo 47 della legge 428/1990», spiegano i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil. «Il problema è che a tutt’oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta da Maurizio Cardillo e dopo aver saputo dai giornali che ha dato le dimissioni da amministratore unico di Venezia 4.0 siamo ancora più preoccupati per questi lavoratori, passati da un’azienda all’altra con gravi danni economici, visti gli stipendi arretrati, e costretti a vivere una totale incertezza per il futuro».

In effetti, nei giorni scorsi - dopo le dimissioni date, appena due settimane dopo la nomina, dal consulente Michele Cardillo - l’amministratore delegato di Venezia 4.0, Umberto Ronsisvalle, ha annunciato la nomina di Davide Rampello a presidente di Venezia 4.0 e l'entrata nel consiglio di amministrazione di Piero Galli mentre Umberto Ronsisvalle sarà l'amministratore delegato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia