Expo, Aquae Venezia 2015 la piattaforma è pronta
Un padiglione fieristico che nasce come costola dell'Expo Milano 2015 ma si sviluppa e resterà a Venezia anche dopo la fine della manifestazione. Si tratta dell'inaugurazione, avvenuta ieri presso il Vega di Marghera, della piastra su cui si sta realizzando il padiglione polifunzionale che ospiterà Aquae Venezia 2015.
«Un accordo tra città che permetterà tra Milano e Venezia di creare un percorso per affrontare tutte le tematiche legate all’acqua grazie uno strumento di grande attrazione per il pubblico», ha esordito il presidente di Expo Venice, Cesare De Michelis. «Questa piattaforma è il frutto del lavoro di sei mesi nel quale i promotori stanno realizzando un’iniziativa rivolta non solo al pubblico, ma anche agli addetti ai lavori e offrirà incontri specialistici che daranno vita a una forma di turismo nuova e forse inaspettata per Venezia».
L’acqua come energia per la vita, nutrimento, ma anche tecnologie applicate prendendo spunto dalle bonifiche e il controllo di bacini fluviali. Si parla di un possibile afflusso di 20 milioni di visitatori a Milano, il 30% dall’estero, e anche Venezia potrebbe avere un ritorno nei sei mesi di Expo, da maggio a ottobre 2015, nel nuovo padiglione polifunzionale. Un lavoro di preparazione tra architetti, ingegneri, artisti per prepararsi a non essere vittime di questo turismo, ma integrare l’evento alle altre iniziative che ci saranno a Venezia, come la Biennale d’Arte, con l’obiettivo di gestire meglio i flussi turistici in città.
Tommaso Santini, ad del Vega, sottolinea che «in futuro il Salone Nautico potrebbe essere spostato in questo nuovo spazio per essere il primo passo di un percorso di fiere ed eventi espositivi dedicati all’acqua. Il progetto sarà l’occasione per far di Venezia, dal punto di vista fieristico, la capitale dei temi legati all’acqua».
Gabriella Chiellino, curatrice del progetto Pianeta Aquae 2015, spiega che «le linee guida si articoleranno su tre temi: acqua che si beve, che alimenta e che trasporta. Queste tre declinazioni, connotate rispettivamente dai colori blu, verde e bianco, sono il punto di partenza per altrettanti percorsi dedicati alla filiera dell’estrazione e della purificazione, dell’agricoltura e della tecnologia applicata».
L'architetto Alberto Bianchi, che ha curato la base della piattaforma, ha sottolineato che «ospiterà un parcheggio per 400 auto mentre la parte superiore, da ultimare entro fine anno, sarà avvolta da una lega speciale in rame, zinco e titanio. Resterà alla città di Venezia per convegni ed esposizioni. Sarà un nuovo punto di riferimento che legherà ancora di più la laguna con la terraferma».
Gli fa eco l'architetto Stefano Gris che sta curando gli interni: «L'acqua rappresenta la vita e da lei abbiamo preso spunto. Per dare forma ad un elemento che forma non ha abbiamo pensato ai cerchi concentrici che si creano in un bacino quando una goccia cade. All'interno tutto sarà open space diviso solo da pareti trasparenti coperte da un blu traslucido che offriranno una visione a 360 gradi. Al centro due pentagoni con un maxi schermo: in quello centrale saranno proiettati filmati a tema sull'incontro in svolgimento».
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