Ex vicesindaco si sveglia dal coma e parla di politica

Una passione nel sangue quella di Alberto Gobbo, ex vicesindaco di San Donà, in coma dopo un malore capitato due giorni prima. Mercoledì pomeriggio si è risvegliato e le prime parole sono state alcune indicazioni per il prossimo Consiglio comunale
20070306 INFERMIERI INFERMIERE SIMBOLO 20070306 - PAVIA - CRO - SANITA': GIOVANE IN COMA; CAPO RIANIMAZIONE, POCHE SPERANZE. L'interno del San Matteo di Pavia, con due infermiere che prestano assistenza al ragazzo in coma. Il direttore del reparto di Rianimazione 1 del San Matteo, prof. Antonio Braschi ha confermato oggi che Paolo Acerbi, il giovane di 19 anni che ha perso conoscenza durante un intervento di rinoplastica sabato mattina, è in stato di coma profondo. ANSA/EMMEVI/on...... (Emmevi / ) Nella foto sopra, un reparto di Rianimazione. Accanto vaccinazione antimeningite in una palestra della Marca dopo l'epidemia di Natale
20070306 INFERMIERI INFERMIERE SIMBOLO 20070306 - PAVIA - CRO - SANITA': GIOVANE IN COMA; CAPO RIANIMAZIONE, POCHE SPERANZE. L'interno del San Matteo di Pavia, con due infermiere che prestano assistenza al ragazzo in coma. Il direttore del reparto di Rianimazione 1 del San Matteo, prof. Antonio Braschi ha confermato oggi che Paolo Acerbi, il giovane di 19 anni che ha perso conoscenza durante un intervento di rinoplastica sabato mattina, è in stato di coma profondo. ANSA/EMMEVI/on...... (Emmevi / ) Nella foto sopra, un reparto di Rianimazione. Accanto vaccinazione antimeningite in una palestra della Marca dopo l'epidemia di Natale
MESTRE. Si è svegliato dal coma  mercoledì 30 nel primo pomeriggio Alberto Gobbo, 74enne ex vice sindaco di San Donà, consigliere comunale per oltre 30 anni, con quasi mille matrimoni celebrati alle spalle nella sua lunga carriera politica e amministrativa in riva al Piave.
«Ma quale lengoa veneta? C'è un mosaico di dialetti»
Una manifestazione di venetisti e la professoressa Gianna Marcato
 
 Le prime parole che ha detto sono state sul prossimo Consiglio comunale, a testimonianza del suo attaccamento alla carica ricoperta con tanta passione in questi decenni. Ora le sue condizioni sono migliorate anche se non è ancora considerato fuori pericolo.
 
È sempre ricoverato all'ospedale di Mestre, nel reparto di neurologia, dopo il malore che lo ha colto improvvisamente in un bar di corso Trentin lunedì sera. Era confuso e aveva perso i senti prima di essere portato all'ospedale di San Donà in autoambulanza.
 
 Sono state ore di apprensione per i parenti, in particolare la moglie e i tre figli a lui tanto attaccati, e amici a lui tanto legati in tutto il Triveneto. Dovrà restare sotto osservazione e ancora sottoposto a vari esami e accertamenti clinici per capire la patologia ed eventualmente sottoporlo a un intervento per scongiurare ogni pericolo. 
 
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia