Ex Umberto I, sì all’arrivo dei mercatini
MESTRE. «Stiamo cominciando a vedere la luce in fondo al tunnel e i prossimi mesi sono decisivi». Marcello Carli, presidente della Dng, la società trentina proprietaria dell'area dell’ex ospedale di Mestre dove devono nascere tre torri che ospiteranno un albergo, una galleria commerciale, uffici e residenze, azzarda speranze per un prossimo via al cantiere bloccato da sette anni. L’ottimismo l’ha espresso anche nell’incontro, ieri in Municipio a Mestre, con l’assessore comunale alla Mobilità Renato Boraso e il delegato all’innovazione Luca Battistella. Quando ripartiranno i cantieri ancora non si sa ma il primo incontro tra la Dng e la nuova giunta Brugnaro si è concluso positivamente, rileva Boraso.
C’è una intesa tra privati e Comune sulla necessità di una completa asfaltatura del parcheggio dell’ex Umberto I, che è stato aperto dalla giunta Orsoni ma con un fondo sterrato che nel giro di pochi mesi ha fatto emergere buche e avvallamenti che ad ogni acquazzone si allagano, per il malcontento dei cittadini. «Via libera anche all’apertura di un secondo varco, in entrata e uscita dal parcheggio, alternativo a quello su via Circonvallazione che costringe oggi a pericolose manovre i veicoli», spiega Boraso. Le auto entreranno e usciranno dal parcheggio utilizzando il vecchio ingresso dell’ex ospedale dove c’è uno slargo che consente movimenti più sicuri per i veicoli che escono dall’ex Umberto I. «Si tratta di andare ad asfaltare tutta l’area per renderla veramente agibile e si è parlato anche di avere in gestione tutta la fascia, compreso il verde a ridosso delle mura, dove potremmo andare ad inserire manifestazioni di carattere temporaneo. Potrebbe essere il mercatino dell’antiquariato una volta al mese oppure le fiere natalizie o altre manifestazioni temporanee. Ora si tratta di definire gli accordi con degli addendum al contratto di comodato d’uso in essere. Intese che per prima cosa dovremo sottoporre all’esame del sindaco Brugnaro e poi portare alla firma dei privati», spiega Boraso, «e prevediamo di eseguire un sopralluogo nei prossimi giorni». Se c’è la disponibilità dei privati a concedere una porzione maggiore di spazi in comodato d’uso al Comune per ospitare le manifestazioni natalizie, come le bancarelle della fiera natalizia “sfrattate” da piazza Ferretto, la stessa disponibilità non c’è invece per inserire qui il mercato bisettimanale che è provvisorio dal 1962 in centro a Mestre. Carli lo ribadisce: «Siamo disponibili a concedere spazi per ospitare iniziative natalizie e altre manifestazioni», dice il presidente della Dng, «mentre abbiamo espresso tutta la nostra perplessità riguardo le proposte di portare qui strutture con utilizzo fisso settimanale come i banchi di un mercato. Stiamo cominciando a vedere la luce in fondo al tunnel e ci potrebbero essere novità nei prossimi mesi dai negoziati in corso, quindi non possiamo impegnarci».
I negoziati, da quel che si capisce, tra Dng e possibili compratori interessati a portare a compimento il progetto delle tre torri, che grazie ad una variante, ora prevede tra le funzioni anche un albergo e un distretto commerciale, si era impantanato nel bel mezzo della crisi del settore edilizio. Per i mestrini quello è diventato un “buco nero” e ora i privati hanno mostrato ottimismo. Dalla giunta, ovvia prudenza. «Staremo a vedere. Noi puntiamo ad usare il buon senso e risolvere i problemi immediati», commenta Boraso. Di ex Umberto I, dalla proposta del mercato al riutilizzo dei padiglioni oggi del Comune, si parla anche giovedì in commissione comunale in via Palazzo con le interpellanze di Pellicani.
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