Ex Umberto I, garanzie sui padiglioni
Garanzie sui padiglioni che devono passare al Comune, liberi da ipoteche e con fidejussioni certificate da primari istituti bancari, a garantire l’eventuale indennizzo a favore della pubblica amministrazione. E poi l’ultima parola che passa al consiglio comunale sulle quote di residenza, che potrebbero essere realizzate in una delle tre torri previste all’ex ospedale di Mestre, o anche altrove così come sull’eventuale monetizzazione degli standard, prevista per legge.
Dopo sette ore di lunghissima discussione in consiglio comunale a Mestre, lunedì sera è stata approvata la nuova variante per l’area dell’ex Umberto I e l’accordo con la Dng per cedere da subito porzioni dell’area, abbandonata da anni, all’amministrazione comunale per realizzarvi un parcheggio a raso e un’area verde. Meglio dell’attuale “buco nero”, che ospita sbandati e spacciatori.
La battaglia degli emendamenti ha visto vincere il fronte del sì: convenzione approvata con 16 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astensioni; 15 sì e 5 no invece per la variante al Prg.
All’ex Umberto I arrivano quindi un albergo e una galleria commerciale: concessi fino ad un massimo di 16 mila metri quadri di superficie commerciale; la residenza convenzionata scende ad una quota del 10 per cento, non inferiore a 2.500 metri quadri. Il direzionale si collocherà esclusivamente nei piani più bassi mentre vengono aggiunti, rispetto alla convenzione del 2010, 8.700 metri quadri di ricettivo-alberghiero con un’ unica struttura. Gli emendamenti delle opposizioni fatti propri dalla giunta Orsoni modificano di poco l’impianto della variante ma introducono per la residenza, prevista nella torre Elisabetta, il parere del consiglio comunale all’ipotesi di spostamento altrove di quote di residenzialità concesse alla Dng. Questione non campata in aria: la società, è bene ricordarlo, è impegnata con la Dng Pertini ( medesimi i soci), per esempio, nella realizzazione degli alloggi di social housing su terreno Ive al Pertini.
Lunedì sera in consiglio l’assessore all’Urbanistica Andrea Ferrazzi ha spiegato che con il voto favorevole all’accordo e alla variante urbanistica si apre subito la strada alla realizzazione del parcheggio da 360 posti a raso che Avm deve realizzare con una spesa di poco superiore ai 350 mila euro (un mese di lavoro), e all’acquisizione da parte del Comune dei padiglioni e di 18 mila metri quadri di verde (prevista anche una ciclabile sulla riva del Marzenego). I comodati d’uso gratuito ora vanno firmati. Nel 2015, nel piano delle opere, ha aggiunto Ferrazzi, è prevista la ristrutturazione del padiglione De Zottis per inserirvi qui la nuova sede della scuola Vecellio e abbattere, poi, il vecchio istituto che si affaccia su parco Ponci. Marcello Carli, presidente della Dng, è soddisfatto: «Valuteremo nei dettagli l’impatto degli emendamenti approvati in consiglio e poi adegueremo gli accordi e andremo a sottoscrivere i comodati d’uso con il Comune. Realizzare una galleria commerciale e un albergo per noi è un contributo alla realizzazione del nostro progetto, su cui non intendiamo mollare e contribuiranno a dare maggiore qualità al centro di Mestre». Sulle critiche, emerse nel dibattito, sulla reale capacità della società di realizzare le tre torri, Carli glissa: «Siamo in democrazia, ognuno pensa come crede. Noi siamo impegnati a portare in porto il nostro investimento».
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