Ex Telecom di via Carducci: murate porte e finestre, sorveglianza continua

Venerdì sera si sono conclusi i lavori per bloccare gli accessi su via Meucci. Insiste il presidio della polizia locale, decine i sacchi di immondizia rimossi

Giacomo Costa
Le finestre e la porta su via Meucci, murate venerdì per prevenire nuovi ingressi
Le finestre e la porta su via Meucci, murate venerdì per prevenire nuovi ingressi

Una ventina di finestre, tra il piano terra e quelle superiori comunque accessibili grazie agli appigli, e poi il portone, tutto murato con malta e mattoni. Dopo lo sgombero, i lavori di messa in sicurezza all’ex Telecom venerdì hanno chiuso tutti i possibili accessi su via Meucci. E, mentre si continuano a raccogliere sacchi e sacchi di immondizia, la polizia locale insiste nella sorveglianza dello stabile, giorno e notte.

I sacchi di rifiuti raccolti nei locali interni dello stabile abbandonato
I sacchi di rifiuti raccolti nei locali interni dello stabile abbandonato

Il complesso, da anni ricovero di tossicodipendenti e sbandati, viene costantemente liberato dalle forze dell’ordine, che ogni due settimane fanno irruzione all’interno nell’ambito del programma Oculus che mira ad evitare gli accampamenti stabili nelle aree in disuso. Nonostante questo, i continui ingressi tra uno sgombero e l’altro lo hanno reso comunque un punto di ritrovo per persone marginalizzate. La situazione è precipitata il 16 aprile, quando subito all’esterno è stata soccorsa una 32enne seminuda che raccontava di essere stata segregata e violentata per giorni proprio nelle stanze del palazzo.

 

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