«Ex Sabbiadoro venduto ma resti uno stabilimento»
JESOLO. Cambio di destinazione d’uso dell’ex Sabbiadoro, la maggioranza si stringe e boccia la richiesta delle opposizione di blindare i futuri progetti perché rimanga uno stabilimento balneare. Ora si innesca l’ennesima polemica su possibili speculazioni, costruzioni e colate di cemento in arrivo.
Il progetto per l’ex stabilimento ora venduto dal Comune, per circa 2 milioni e 800 mila euro, è sotto i riflettori. L’amministrazione si è disfatta di un peso la cui gestione costava troppo e rendeva poco, il privato ha una ghiotta occasione di realizzare qualcosa di nuovo davanti al mare. Già ma cosa? L’amministrazione comunale in questa fase si riserverà di valutare quando i progetti arriveranno concretamente, come ha spiegato il sindaco, Valerio Zoggia di fronte alle polemiche sollevate dall’opposizione.
L’ex stabilimento balneare è stato acquistato, con regolare bando, da un imprenditore di Bergamo, parente di un noto cittadino di Jesolo, che risulta curiosamente fosse l’unico ad aver partecipato. Le opposizioni temono future speculazioni. «Il nostro ordine del giorno», dice Mirco Crosera, «che vedeva il sottoscritto primo firmatario, chiedeva di non fare nessun cambio di destinazione d’uso dell’immobile ossia che rimanesse uno stabilimento balenare utile per tutti. Prendiamo atto che, dopo aver svenduto il penultimo gioiello di famiglia fronte mare, ci rimane solo il Camping International, con il voto contrario alla nostra proposta, l’immobile avrà probabilmente una nuova colata di cemento. Altro che zero cubatura come dichiarato da sempre dal sindaco: qui si pensa sempre al mattone e poco al benessere dei cittadini».
Jesolo Bene Comune, con Christofer De Zotti, è altrettanto scettica dopo il voto negativo in Consiglio comunale: «Sindaco e maggioranza hanno già cambiato idea rispetto a quanto dichiarato a luglio scorso. Se allora su nostra esplicita richiesta il sindaco Zoggia si dichiarò contrario ad avallare cambi d’uso sull’immobile, ora che è stato ceduto la sua maggioranza non esclude invece dei cambi d’uso. Chiediamo che il sindaco informi il Consiglio comunale e la città su quali sono le sue idee per quell’area, se continuerà a essere un’area di servizi o ci sarà un’altra, l’ennesima colata di cemento».
Stabilimento o nuova costruzione? L'area è quella fronte mare, sempre molto interessante per chi ha investito tanto denaro, ma non potrà certo realizzare subito qualcosa di novo dovendo attendere dei tempi tecnici.
Giovanni Cagnassi
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