Ex Pansac, speranza per venti assunzioni
MARGHERA. L’ex sito della Pansac International di via Bottenigo vede la luce in fondo al tunnel della crisi anche se più di metà dei dipendenti in organico non saranno assunti dalla nuova proprietà, la Selene di Lucca. Attualmente sono in forza 56 dipendenti. Per il sito di Marghera di assunzioni ne sono state annunciate 10, ma i sindacati sono sicuri possano essere circa una ventina, se le linee ripartiranno e i cospicui investimenti permetteranno di conquistare nuove fette di mercato. La nuova proprietà, rappresentata dall’avvocato Nicola Taponeco, ha messo le carte in tavola . Ha spiegato che a Marghera è intenzionata a produrre sacchi a valvola, un prodotto che serve a contenere ad esempio concimi e materiali edili . «Abbiamo avuto», spiega Riccardo Colletti segretario della Filtcem Cgil, «un confronto franco con la nuova proprietà che ci ha spiegato che vuole investire nel sito di Marghera dell’ex azienda di Fabrizio Lori, oltre 650 mila euro. Una cifra davvero importante che servirà concretamente a far recuperare il tempo perduto in questi ultimi 4 anni in cui la crisi ha investito fortemente operai e produzioni che erano all’avanguardia sul mercato. Da questo confronto è emerso che un’altra decina di persone una volta che la fabbrica sarà tornata a regime, potranno essere assunte». Il sindacato ammette che ovviamente non si tratta di un risultato entusiasmante, ma è comunque un punto di inizio da cui ripartire. «Per chi non verrà assunto comunque ci saranno altri 18 mesi di cassa integrazione e solo successivamente arriverà la mobilità», prosegue Colletti. «Mobilità e cassa integrazione da cui l’azienda dovrà pescare i nuovi assunti nel caso in cui ampliasse l’organico. Ovviamente anche in questo caso saranno perduti gli scatti di anzianità che erano stati maturati con la Pansac, perché di fatto si tratta di una assunzione ex novo». Per quanto riguarda gli altri tre stabilimenti Pansac venduti, quello di Mira, il più importante, è stato acquistato dalla società lombarda Poligof, che ha annunciato investimenti per 6 milioni di euro in tre anni e l’assunzione a regime di 165 operai poi portati in sede di trattativa sindacale a 170. A Zingonia (Brescia) è arrivata la Blue Plast di Salerno, che investirà 4 milioni mantenendo 26 dipendenti. A Ravenna, grazie a un accordo con Comune e banche, l’attività sarà ripresa da una cooperativa che garantirà lavoro a 28 persone.
Alessandro Abbadir
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