Ex Pansac, 369 operai senza soldi
MIRA. «Centinaia di lavoratori ex Pansac e le loro famiglie sono nella disperazione. Da due mesi non vedono un euro della cassa integrazione, prorogata con un accordo di fine 2014, fino a giugno 2015. Il rischio è che non ne vedano alcun soldo fino a Pasqua». A lanciare l’allarme sono Riccardo Colletti, segretario Filctem Cgil, e Alberto Stevanato, referente della Cgil e il segretario della Femca Cisl, Massimo Meneghetti per i lavoratori dell’ex gruppo Pansac.
I sindacati hanno scritto una lettera di sollecito per far arrivare i soldi ai lavoratori al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al ministro Giuliano Poletti e ai parlamentari veneziani. Dal 13 dicembre la cassa integrazione, riferita a 369 lavoratori, è stata prorogata di altri sei mesi. I soldi, che avrebbero dovuto essere sicuri, non sono arrivati e nemmeno è stata fissata una data per la loro erogazione Le parti sociali stanno trattando poi per un’ulteriore proroga fino a fine anno, anche se di fatto si tratterà di una missione impossibile.
Si tratta, nel caso di quella attuale, dell’ultima proroga possibile in quanto ormai è da oltre quattro anni che i lavoratori dell’ex gruppo di Fabrizio Lori, utilizzano questo ammortizzatore sociale.
«Finora», spiega Colletti, « non è arrivato nulla nei conti correnti dei lavoratori. L’erogazione non si sa neanche quando arriverà. Ho verificato personalmente con il Ministero del lavoro e non è stata fissata nemmeno una data per il pagamento delle mensilità. Dove andranno a vivere queste centinaia di persone se lo Stato non si sveglierà?».
Colletti, poi, spiega che, con gli altri sindacati e l’ex amministratore straordinario di Pansac International, l’avvocato Marco Cappelletto, si sta prodigando per ottenere una proroga dell’ammortizzatore sociale almeno fino a 2015.
«Tutto dipenderà», chiosa e Colletti, «da quanti lavoratori nel frattempo saremo riusciti a ricollocare». I lavoratori ancora coinvolti dalla cassa integrazione a zero ore sono 369: 284 a Mira, 49 a Portogruaro e 36 a Marghera.
Nell’accordo sottoscritto sono garantiti altri sei mesi di cassa integrazione straordinaria, ma viene ribadito anche l’impegno da parte delle aziende che hanno acquisito parte degli stabilimenti del gruppo ad ulteriori assunzioni. Da parte della Regione c’è la volontà di sviluppare piani formativi per i lavoratori in cassa integrazione.
Alessandro Abbadir
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia