Ex ospedale, il parcheggio sarà asfaltato
MESTRE. Ex Umberto I, non si muove una foglia. E resta più che mai aperto l'interrogativo sull'area centrale di Mestre, dove una volta c'era l'ospedale e dove adesso c'è un grande buco nero, in parte recuperato con la realizzazione di un parcheggio. Novità: entro la fine del mese, ora che si avvicinano l'autunno e l'inverno, verrà in buona parte asfaltato, così da coprire le buche ed evitare le pozzanghere.
Il parcheggio. L'area dell'ex ospedale destinata a parcheggio è diventata una delle principale scelte del mestrini per lasciare l'auto in sosta e raggiungere il centro di Mestre. Comodo a piazzale Candiani, dove c'è il cinema, comodo a Piazza Ferretto e via Palazzo, il parcheggio viene usato quotidianamente da centinaia di persone che però devono fare i conti con buche profonde che mettono a dura prova gli ammortizzatori delle auto e, nei giorni di pioggia, pozzanghere che sembrano piscine. Il parcheggio da 260 posti è aperto in via provvisoria nel giugno del 2014, realizzato su terreno sterrato.Nel novembre del 2015 Avm, su indicazione del Comune, aveva fatto una prima stesura dell'asfalto, che in pochi mesi però si è sgretolato, lasciando di nuovo spazio alle buche e rendendo pericolosa la frequentazione del parcheggio. Ora il Comune corre ai ripari con un'asfaltatura che riguarderà la stradina per accedere e uscire dal parcheggio, e cioè da piazzale Candiani a via Circonvallazione. «Questo permetterà non solo alle auto ma anche alle persone di uscire dal parcheggio in modo sicuro», spiega l'assessore alla Mobilità, Renato Boraso, assicurando che l'intervento verrà realizzato tra due settimane. «Non sarà possibile invece asfaltare tutta l'area destinata alla sosta, che rimarrà sterrata, per questioni legate all'assetto idraulico del territorio». L'area è stata concessa in comodato d'uso gratuito dalla proprietà al Comune in attesa di vedere ripartire l'intervento edilizio. Fronte sul quale è invece tutto immobile.
Lo stallo dell'area. Dal progetto delle tre torri allo stallo assoluto in un'area, nel centro di Mestre, che avrebbe grandi potenzialità e che, con la se pur modesta ripresa del mercato immobiliare, potrebbe oggi trovare la propria vocazione. «Chiederò un incontro con la proprietà perché così non si può andare avanti», dice Boraso, ricordando anche come sia finito nel freezer l'accordo di variante in base al quale la società proprietaria (la Dng, in fase di concordato preventivo) dell'area avrebbe dovuto "girare" al Comune di Venezia gli ex padiglioni De Zottis, Pozzan e Cecchini per poi realizzare un distretto commerciale e un albergo. A metà agosto anche il sindaco Brugnaro era stato in sopralluogo per rendersi conto dei problemi dell'area. La firma per il passaggio dei padiglioni - sui quali c'erano ipotesi diverse relativamente alla destinazione d'uso - era prevista all'inizio dell'anno, ma è sempre stata rinviata, intersecandosi con le vissicitudini societarie che, dallo scorso luglio, vedono il percorso per il concordato preventivo - necessario per evitare il fallimento - affidato al commissario giudiziale Federica Candiotto, del noto studio di commercialisti.
La rabbia dei residenti. I residenti intorno al buco nero ormai non hanno più speranze: ammettono che la situazione è un po' migliorata con il parcheggio, ma quando cala il buio le vecchie strutture dell'ospedale, soprattutto quelle che si affacciano su via Antonio Da Mestre, tornano ad essere terra di spacciatori. «Sono anni che aspettiamo una svolta che non arriva, quindi non sappiamo neppure più che fare», spiegano alcuni dei residenti, «e ci auguriamo che si arrivi presto a una svolta, non solo per i disagi e i timori di vivere vicino a un posto simile, ma anche perché il centro di Mestre si merita qualcosa di meglio di questo.
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