Ex Giustinian, visite al gelo impianti chiusi nel weekend

L’ex distretto ospita il servizio di guardia medica, termosifoni spenti per risparmiare Paziente e medici in cappotto: l’azienda promette l’arrivo di una stufetta elettrica 

VENEZIA. Visita con il maglione addosso, perché nell’ambulatorio del servizio di guardia medica dell’Usl 3 all’ex ospedale Giustinian, i termosifoni sono gelidi. In pieno inverno.

E non si pensi ad una qualche rottura improvvisa a determinare una situazione imprevedibile: il sistema di riscaldamento funziona benissimo, ma è centralizzato e alimenta l’intera struttura dell’ex ospedale, che oggi ospita il distretto sanitario. Risultato: per tagliare i costi delle bollette, il sabato e la domenica - ovvero, quando è di turno la sola guardia medica - la direzione sanitaria ha disposto che il riscaldamento resti spento. Così, non essendoci a disposizione della stanza al piano terra che funge da studio della guardia medica neppure una stufetta elettrica, medico e pazienti sono costretti a fare le visite vestiti e imbacuccati, soprattutto in questi giorni di freddo intenso.

La guardia medica è il servizio di continuità assistenziale a disposizione delle persone nei giorni di festa e nelle ore notturne, in sostituzione al proprio medico di medicina generale. Un servizio che viene utilizzato, in particolare, dai genitori alle prese con le febbri improvvise dei propri figli o da chi ha bisogno di un consiglio medico a fronte di un malessere improvviso: con l’epidemia di influenza che pare non placarsi mai, sono decine le richieste di aiuto.

Il servizio di guardia medica viene ospitato al piano terra dell’ex ospedale Giustinian (accanto a quelli che sono gli sportelli per le pratiche amministrative) e il medico in servizio provvede a tutto da solo: risponde alle telefonate dei pazienti, va loro ad aprire il portone all’ingresso attraversando l’intero edificio, li visita e poi li riaccompagna alla porta, perché non c’è un servizio di guardiania.

L’Asl Serenissima, da parte sua - attraverso l’Ufficio relazioni esterne - pur confermando la chiusura dell’impianto di riscaldamento nei fine settimana per contenere i costi, si dice stupita dell’accaduto, sostenendo che in dotazione dell’ambulatorio sia previsto un termoconvettore e assicurando che per il fine settimana il riscaldamento della camera sarà garantito. (r.d.r.)

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