Ex giocatore di basket muore di tumore a 47 anni

Davide Dorattiotto era diventato campione d’Italia juniores con la Benetton ed era stato protagonista con la squadra di San Donà. Lascia la moglie e tre figlie
2^ classificata anno ?
2^ classificata anno ?

MUSILE. Grande commozione per la notizia della morte del quarantasettenne ex giocatore di basket Davide Dorattiotto, mancato mercoledì pomeriggio in ospedale, dove era ricoverato da alcuni giorni per il complicarsi della malattia che gli era stata diagnosticata solo sei mesi fa. La notizia ha subito raggiunto anche San Donà, dove Dorè, come lo chiamavano gli amici, era molto conosciuto. Lascia l’amatissima moglie Lara e le tre figlie di 4, 9 e quasi 12 anni. Quest’ultima li compirà a fine maggio, lo stesso giorno in cui anche il suo papà ne avrebbe festeggiati 48, se un tumore non avesse avuto la meglio sul suo possente fisico.

Un fisico che ha comunque tenacemente resistito e obbedito all’ultima volontà di aspettare almeno un giorno in più, ovvero quanto bastava per non far coincidere la data della sua morte con il compleanno di un’altra delle sue bambine. Atleticamente dotato, fin da giovanissimo Davide Dorattiotto aveva rivelato un vero e proprio talento per la pallacanestro, tanto da attirare l’attenzione di una società importante e diventare campione d’Italia juniores con la Benetton. Chiusa la parentesi trevigiana, era rientrato a San Donà, dove negli anni ’80 e ’90 aveva militato in serie B, giocando alcune indimenticabili partite, come la finalissima per la promozione nel campionato B eccellenza contro lo Jadran Trieste.

Parallelamente aveva coltivato anche l’amore per il pianoforte, frequentando alcuni anni di conservatorio. Una volta adulto tutte le sue energie si erano riversate sulla famiglia e sul lavoro, riuscendo in entrambi i campi a consolidare rapporti forti e importanti, ricambiati nel periodo della malattia da un cordone di affetto e rispetto, che si è stretto attorno a lui per fare scudo contro il dolore.

Impiegato presso la ditta Invent, in questi mesi di grande sofferenza, infatti, oltre che nei familiari, Dorattiotto ha trovato consolazione nel sostegno ricevuto dal titolare, Sante Bortoletto e Olga Sutto, amministrativa, che fino all’ultimo hanno continuato a sperare in una guarigione e gli sono stati vicini con commovente dedizione. «Dorè era grande in tutto», ricordano gli amici di sempre, «era generoso nel fisico, nell’impegno e nelle relazioni umane». Legatissimo alla moglie e alle figlie, all’adorata mamma Luigina e alla sorella Melissa, Davide Dorattiotto aveva perso il padre sei anni fa a causa del suo stesso male. Ora riposeranno uno accanto all’altro nel cimitero di Musile. Nella chiesa di S. Donato Vescovo e Martire alle 19 di oggi sarà recitato il rosario mentre il funerale avrà luogo domani alle 15.

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