Ex fornace di via Novale lavori conclusi in giugno
NOALE. Abbattuta la fornace di Noale lo scorso marzo, da qualche settimana sono iniziati i lavori di costruzione dei fabbricati che ospiteranno i negozi e gli uffici. Restano in stand-by gli appartamenti, vista la crisi dell’edilizia, mentre nei prossimi giorni il sindaco Patrizia Andreotti vorrebbe incontrare i vertici regionali per capire i tempi di costruzione del sottopasso di via Ongari e a quali sbocchi stradali potrebbe portare, senza che i veicoli invadano via De Pol o la stessa via Ongari. Il 2015 dovrebbe essere un anno importante per dare un volto nuovo al centro storico.
Ex fornace. Di certo sta cambiando pelle la superficie che ospitava la costruzione in via dei Novale. È rimasto in piedi solo il camino e lì, per oltre 60 anni, hanno lavorato centinaia di persone. Ora stanno nascendo negozi e uffici; si è partiti proprio da loro e saranno racchiusi nei 30 mila metri cubi, contro i 20 mila previsti all’inizio, approvati in Consiglio comunale. L’obiettivo è finire per metà di quest’anno, mentre per gli appartamenti, da erigere su 41 mila metri cubi a due passi dalla ferrovia, si dovrà aspettare. Stante la crisi dell’edilizia, la proprietà non ha ancora chiesto le autorizzazioni e i tempi si allungheranno di certo. Di fatto, sugli oltre 50 mila metri quadrati di superficie si andrà avanti a stralci. Su via dei Novale sorgerà una rotatoria, dove i veicoli entreranno e usciranno dalla futura zona commerciale-direzionale.
Sottopasso. Se la parte privata sta andando avanti senza soste, il Comune di Noale è preoccupato dall’assenza di notizie del sottopasso da costruire all’altezza dell’ex fornace. Non sorgerà, infatti, sotto l’attuale passaggio a livello di via Ongari perché il sedime è troppo stretto e così si era deciso di spostarlo più a est di qualche metro. Inserito all’interno dei lavori per il Sistema ferroviario metropolitano regionale (Sfmr), il progetto, con tanto di pista ciclabile, è stato rifinanziato con 6 milioni di euro ancora quando era sindaco Michele Celeghin. «Attendevo notizie per fine anno», spiega Andreotti, «ma non ne sono arrivate. Si sa che i finanziamenti vanno e vengono ma se il privato sta andando avanti per riqualificare l’ex fornace, spero che lo stesso valga per la Regione: mi dispiacerebbe che il ritardo riguardasse l’ambito pubblico. Per questo conto di avere un incontro a Palazzo Balbi subito dopo la pausa natalizia».
Viabilità. Poi la strada del sottopasso dove sbucherebbe? L’idea è arrivare a un’arteria che viaggi a nord della piscina e giunga alla rotonda con la zona di Capitelmozzo. «Ma non ci sono progetti e accordi con la Regione», aggiunge Andreotti, «e di certo la futura viabilità non dovrà sfociare sulla stretta via Ongari e via De Pol: non sarebbero in grado di supportare il traffico».
Alessandro Ragazzo
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