Ex emeroteca, affitto per vent’anni a 150 mila €
Variante da votare, è scontro in Municipalità. Conte: «Noi siamo contrari» Polo della gastronomia, l’intero edificio ai privati. Lavori da un milione di euro
Via Poerio Mestre
Sarà il consiglio comunale con un voto previsto entro febbraio a sancire il cambio di indirizzo per il futuro riuso dell’ex emeroteca di via Poerio, all’imbocco di piazza Ferretto. Edificio di tre piani vuoto da un paio d’anni dopo i lavori avviati dalla giunta Orsoni. La giunta Brugnaro riprende ora l’idea dei predecessori destinando l’intero immobile ad uso commerciale. Forse arriverà un ristorante, con scuola di cucina e servizi annessi.
In Municipalità a Mestre Centro è arrivata la delibera da votare entro il 24 gennaio per il cambio d’uso dell’immobile.
Se la giunta Orsoni pensava di insediare a piano terra e ammezzato una caffetteria aperta verso la piazza, la Municipalità di Mestre, dice oggi il presidente Vincenzo Conte, aveva subito preteso «di mantenere una finalità culturale degli spazi, con la possibilità di organizzarvi presentazioni pubbliche ed esposizioni aperte al pubblico oltre all’attività commerciale». Ora la giunta Brugnaro riprende quell’idea, mettendo da parte la “Casa del bambino”, e la amplia al punto di coinvolgere l’intero palazzo con l’obiettivo di creare un centro di cultura gastronomica locale di richiamo per l’intera area metropolitana, in una posizione oggi strategica, di fronte al museo M9. Previsti spazi per la «formazione scolastica; corsi sull’alimentazione; attività di interesse pubblico legate alla cultura culinaria locale e l’educazione alimentare». Idea che ricorda una delle vecchie proposte del primo concorso d’idee. Ma prima il Pd con la Sambo e ora la Municipalità intende mettersi di traverso. «Voterò contro perché quel progetto non ha finalità culturali, necessarie per un edificio di simile pregio. E altri edifici importanti a Mestre sono vuoti, come la De Amicis. Credo che come maggioranza esprimeremo parere contrario», avverte Conte. La Municipalità prevede di votare la delibera entro il l 24 gennaio, anticipato da una commissione pubblica per la presentazione del progetto di variante. «Abbiamo ricevuto proposte per ristoranti e pasticcerie ma serve prevedere una destinazione commerciale che oggi non c’è. Poi faremo il bando per valutare le offerte di investitori», spiega l’assessore Renato Boraso. Chi intende investire sull’ex emeroteca deve sapere che per sistemare l’immobile servirà un intervento importante, stimato in almeno 1 milione e 170 mila euro. I privati potranno avere un affitto per vent’anni ottenendo di scomputare le spese dal canone. Insula ha già stimato l’importo dell’affitto: circa 150 mila euro l’anno.
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